Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Non mi sono auto-proposta: tanti mi vogliono»

Fonte: L'Unione Sarda
30 marzo 2019

Francesca Ghirra, assessora all'Urbanistica di Campo progressista, in corsa per Palazzo Bacaredda

«Non mi sono auto-proposta: tanti mi vogliono» 

«Dire che sono candidata è prematuro. Io ho dato la mia disponibilità e mi impegno a proseguire in un progetto iniziato nel 2011». Francesca Ghirra, assessora comunale all'Urbanistica, è stata la prima a rompere gli indugi annunciando la sua discesa in campo il 21 marzo scorso quando ancora i colleghi del centrosinistra cercavano di capire come organizzarsi in vista del voto. «Sono stata sollecitata da diverse forze civiche e politiche che non sono limitate a Campo progressista».
Quali sono?
«Campo progressista, una parte del Pd, Possibile, Mdp e pezzi della società civile che sono attivi politicamente».
E se le primarie non ci fossero?
«Noi stiamo spingendo perché vengano fatte».
La coalizione non l'ha presa bene.
«Abbiamo fatto un passo in avanti perché riteniamo che le primarie siano lo strumento migliore per individuare la candidatura adatta e vincere la sfida vera che è quella delle elezioni».
Comunque la coalizione cerca qualcun altro.
«Non so, credo stiano cercando la strada migliore per tenere il governo della città».
È pronta per scendere in campo anche da sola?
«Penso che le scelte politiche non siano mai individuali, sono valutazioni che farò insieme ai partiti che mi sostengono. Neanche io credo nelle autocandidature».
Perché il Pd non vuole le primarie?
«Questo bisogna chiederlo a loro. Credo che il ragionamento sia orientato a trovare le modalità più sicure, anche le primarie se non condotte correttamente possono creare dei problemi».
Anche dentro Campo progressista non tutti sono contenti.
«Lo ripeto: ho solo dato una disponibilità, poi vedremo come si evolverà la situazione politica».
La sua collega di partito Marzia Cilloccu dice che non gliel'avete neppure detto.
«Campo progressista è un movimento politico composito che ha contribuito a costruire i programmi di governo della città e della Regione».
Vi siete spaccati?
«Non si può parlare di una spaccatura, c'è stato un fenomeno differente».
Massimo Zedda la sosterrà?
«Credo che si farà garante delle primarie come figura super partes e che parteciperà con tutti noi alla campagna elettorale una volta individuato il candidato vero».
Non ha paura di aver fatto il passo più lungo della gamba?
«Io non credo di aver fatto salti in avanti, sono stata sollecitata a promuovere la candidatura per uscire da un impasse».
Anche Matteo Lecis Cocco Ortu è volontario alle primarie. Vi siete parlati?
«Pensavo che saremmo riusciti a trovare internamente una candidatura di sintesi. Non conosco le ragioni che hanno spinto Matteo a fare questo passo».
Si aspettava le elezioni in primavera?
«Non eravamo preparati rispetto a una situazione così repentina ma penso che il sindaco abbia ben ponderato tutte le ipotesi in campo».
Le priorità per Cagliari.
«Pianificare le opportunità su scala metropolitana, in particolare in fatto di mobilità, politiche sociali e della casa».
Chi vincerà?
«Noi».
Primo o secondo turno?
«Al primo turno sarebbe molto bello ma la vedo difficile».
M. C.
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