Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Finanze, la rivolta dei consiglieri

Fonte: La Nuova Sardegna
4 aprile 2008

Cagliari



L’opposizione: troppi ritardi sul dibattito del bilancio



La commissione manda una lettera di protesta all’assessore Cappellacci



CAGLIARI. Aria di fronda. I consiglieri comunali della commissione Finanze hanno spedito una lettera all’assessore competente Ugo Cappellacci per tirargli le orecchie: «Viene convocato dalla commissione, ma non viene». Può esserci un impegno imprevisto, ma se l’assenza è continua diventa un’altra cosa. E così i consiglieri han letto il comportamento dell’assessore: disinteresse verso l’assemblea. Da qui la lettera. L’altro giorno, inoltre, la fronda è stata fatta al sindaco per la firma dell’accordo di programma. «Ma il problema è che non si lavora più - afferma Ninni Depau, Pd - sarà per le elezioni che tutti sono distratti ma da noi, in assemblea municipale, non viene portato più niente. Restano solo le interrogazioni o gli ordini del giorno». In effetti a vedere il numero delle delibere del Consiglio che dal primo di gennaio sono state portate in, e approvate dal, Consiglio si arriva sol a sei. Di cui una rappresenta la surroga del consigliere Paolo Carta (Udc), che è diventato assessore, e un’altra l’assegnazione delle competenze del Turismo alle commissioni consiliari (le delega al Turismo è stata data di recente dal sindaco al responsabile dei Servizi tecnologici). Ma come mai questo non lavoro? «Il problema è che in assemblea - precisa Depau - non arrivano più documenti». E non è un caso che nella commissione all’Urbanistica, ad esempio, abbiamo deciso di proporre delibere di consiglio (un fatto che ha portato anche a uno scontro con l’assessore competente Gianni Campus). La questione, però, deriva anche da altri fattori. In primo luogo c’è la riforma degli enti locali e il ruolo maggiore dato agli uffici. Molti atti che prima passavano per la Giunta, ora si risolvono con una determina dirigenziale. In questi mesi e anche nel 2007 la quantità di lavoro svolto dal Consiglio è decisamente minimo. Ed è anche per questo «che abbiamo fatto la lettera all’assessore Cappellacci - continua Depau - stiamo iniziando a discutere i vari aspetti del bilancio, tra cui la questione dei residui. Ovvero i soldi che restano in cassa: o perchè non si è riusciti a spenderli, oppure perchè non si è riusciti a riscuoterli. Si tratta di argomenti importanti, ma che per essere approfonditi necessitano di una serie di chiarimenti. Ma questi non arrivano». Nello stesso tempo il bilancio rappresenta l’atto amministrativo più importante dell’anno ed è ormai da tempo che i consiglieri (la minoranza soprattutto, ma anche la maggioranza) chiedono di avere per tempo il documento contabile «in modo da poterlo esaminare e studiare con attenzione». Da questo atto derivano le strategie di governo per dodici mesi. Da qui la necessità di esaminarlo in tutti gli aspetti. (r.p.)