Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il semaforo che aumenta il traffico

Fonte: L'Unione Sarda
26 marzo 2019

VIA CASTIGLIONE. Il verde scatta contemporaneamente per pedoni e veicoli

 

Un albero nasconde l'apparecchio alla vista degli automobilisti

 

Segnali nascosti da un albero, parcheggi (regolari) nella corsia di immissione, verde contemporaneo per auto e pedoni: quello all'incrocio tra via Castiglione, via Grandi, via Salvemini e via Giusti è, forse, il semaforo più folle di tutta la città. Dovrebbe garantire ordine nel traffico e sicurezza; è, invece, una trappola per automobilisti e pedoni.
L'albero
Anche perché, per chi arriva da via Castiglione, il semaforo diventa invisibile: c'è un albero proprio a pochi metri dall'apparecchio che, con i segnali luminosi, consente o blocca il passaggio delle auto. Un problema, soprattutto, per chi deve immettersi in via Salvemini: la luce verde compare soltanto all'ultimo momento, in prossimità dell'incrocio.
I parcheggi
Ma l'albero rappresenta, forse, l'ultimo dei problemi di quell'incrocio. Quando, qualche anno fa, furono ridisegnate le strisce, si decise di salvare almeno qualche parcheggio. «Trovare un posto dove lasciare l'auto», sostiene Stefania Moi, del panificio Stefi, «è un problema. E, di certo, quei posti non bastano. Per mia fortuna arrivo molto presto e, quindi, trovo sempre un parcheggio».
Caos in avvio
Così, a una ventina di metri dal semaforo, è stata realizzata una mini corsia in cui possono sostare cinque auto. Solo che, almeno inizialmente, la soluzione sembrò essere peggiore del problema. «Gli automobilisti», racconta Alessandro Demontis che gestisce la tabaccheria all'incrocio tra via Salvemini e via Grandi, «si incolonnavano dietro i veicoli parcheggiati».
La corsia
Pian piano gli automobilisti hanno metabolizzato la novità. Ma i problemi non sono stati risolti. Quelle auto ferme a pochi metri dal semaforo finiscono, nelle ore di punta, con il lasciare libera solo una corsia: in pratica, chi deve andare in via Salvemini è costretto ad aspettare il verde di chi, invece, va dritto o gira in via Giusti. «Si forma», riprende Demontis, «una lunga fila che arriva sino alla scuola». E, spesso, anche oltre. «Negli orari di uscita dei bambini, tanti genitori parcheggiano in doppia fila. Il problema sta anche nel fatto che, oltre al normale d'orario d'uscita, c'è caos anche nel pomeriggio per gli alunni che fanno l'orario prolungato».
Il bus
E, ciliegina sulla torta, subito prima degli stalli, c'è la fermata del Ctm di una linea, l'1, tra l'altro molto frequente. «Anche i pullman senza volerlo», conclude Demontis, contribuiscono ad allungare le code». Eppure una soluzione, semplice da realizzare, ci sarebbe. «Se si invertissero», interviene Roberto Vacca, residente del quartiere, «gli spazi portando cioè avanti la fermata e indietro i parcheggi, il traffico migliorerebbe».
Il verde
E i problemi di quell'incrocio non finiscono qui. Vasco Cogotti, l'edicolante di via Salvemini, ne ha viste di tutti i colori. «Più di una volta», racconta, «qualche pedone che attraversava, con il verde, in via Castiglione è stato investito da auto, anche queste passate con il verde, che provenivano da via Grandi». In effetti, gestire un incrocio del genere non è semplice. «Ma, quanto meno, sarebbe stato il caso di segnalare il pericolo. Invece, sia per le auto che i pedoni c'è il “verde, verde”, senza alcuna avvertenza di pericolo».
Marcello Cocco