Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

I sindaci alla guerra dell'acqua L'accusa: «Poche informazioni». Deiana (Anci): «Regole chiare da me

Fonte: L'Unione Sarda
21 marzo 2019

EGAS.

Malumori alla vigilia delle elezioni del comitato dell'organo di governo idrico

I sindaci alla guerra dell'acqua L'accusa: «Poche informazioni». Deiana (Anci): «Regole chiare da mesi» 

Le elezioni dei nuovi vertici Egas si avvicinano tra mille polemiche. Il prossimo 15 aprile i sindaci della Sardegna membri dell'Ente di governo idrico dovranno scegliere i dieci rappresentati da inserire nel nuovo Comitato istituzionale da cui poi uscirà il prossimo presidente dell'Egas. Una votazione che si annuncia tutt'altro che formale, ma fondamentale nel riscrivere i rapporti fino a qui non sempre idilliaci tra i Comuni dell'Isola e il gestore unico Abbanoa.
I malumori
Tuttavia, nonostante l'importanza dell'evento, si sono moltiplicati i malumori per la scarsa informazione che sta accompagnando la tornata elettorale. Il tutto condito dai tempi strettissimi entro i quali stilare le liste. «La scadenza per presentarle era stata inizialmente fissata allo scorso 15 marzo», spiega Anita Pili, sindaco di Siamaggiore, «ma provvidenzialmente prorogata al prossimo 30 marzo da uno degli ultimi decreti dell'allora presidente Pigliaru. Un rinvio richiesto in virtù del fatto che tantissimi colleghi hanno ammesso di non essere al corrente delle date e delle procedure di votazione, essendo all'oscuro sia del proprio ruolo di elettori che di quello di eventuali eletti. Una disinformazione inaccettabile per l'importanza dell'appuntamento».
Regole chiare
Le critiche su tempi e modi nella scelta dei vertici Egas sono state respinte dal presidente dell'Anci, Emiliano Deiana: «I regolamenti sulla votazione sono chiari e disponibili da gennaio», replica il rappresentante dell'Associazione dei Comuni della Sardegna. «Inoltre l'appello per un rinvio del termine per la presentazione delle liste è stato accolto rendendo ogni polemica immotivata».
Tempi stretti
In realtà la proroga è stata obbligatoria, considerando l'assenza di liste che avrebbero di fatto reso impossibile un'elezione. «Purtroppo anche la nuova scadenza del 30 marzo ci costringe a lavorare con rapidità», prosegue la sindaca di Siamaggiore. «La norma impone la presentazione di una lista per ognuna delle quattro categorie rappresentate: quella dei capoluoghi di provincia, dei comuni con più di 10mila abitanti, di quelli compresi tra 3mila e 10mila e infine di quelli al di sotto dei 3mila. Per quest'ultima, di cui faccio parte anche io, stiamo cercando di far sì che ben rappresenti le istanze dei territori all'interno del prossimo Comitato Istituzionale».
La posta in gioco è alta. «È fondamentale per le piccole amministrazioni avere un peso rilevante all'interno di Egas», conclude, «anche per riuscire a delineare meglio il rapporto con Abbanoa. Infatti, sempre più spesso i miei concittadini, ma non solo loro, si rivolgono a me per protestare contro la non potabilità dell'acqua di rete, senza sapere che non ricade sotto la mia responsabilità. Io mi limito alle ordinanze con cui ne vieto l'uso e non voglio essere sotto il mirino per colpe di altri».
Luca Mascia