Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Via le transenne, i commercianti sperano nella ripresa

Fonte: L'Unione Sarda
11 marzo 2019

CORSO VITTORIO EMANUELE. Dopo anni di disagi e polemiche finiti i lavori per la Domus Romana

 

 

 

Sarà la vera novità per la 369esima edizione della Festa di Sant'Efisio. Ieri, dopo tre anni e sei mesi di lavori, disagi e polemiche, sono state eliminate le transenne che delimitavano il cantiere per la messa in sicurezza e la protezione della Domus Romana , porzione di abitazione risalente a un periodo tra il II e il I secolo d.C. Dal settembre 2015, anno di inizio dei lavori eseguito dalla società Agorà e costati 270 mila euro, tanti sono stati gli imprevisti e i cambi di decisione (dal solaio di cristallo si è poi optato per un solaio in muratura) che hanno rallentato e in alcuni casi interrotto i lavori per la sistemazione dell'importante arteria cittadina. Commercianti e residenti più di una volta hanno protestato per le difficoltà, amplificate anche dalla pedonalizzazione. Quel cantiere, con gli scavi, è stato una discarica a cielo aperto, habitat ideale per topi e blatte e vespasiani. Ora il passato è solo un ricordo e da oggi chi lavora e abita in quello che è diventato il salone della città cerca di organizzarsi al meglio, anche in vista dell'estate.
Piazza di tutti
«Sono stati anni duri, specialmente nelle mattine d'inverno». Fabrizio Fidio è un volto familiare all'incrocio con via Sassari. Da decine di anni è il barman dell'Oblomow, lo storico locale del Corso ora in cerca di un riscatto. «Finalmente dopo tre anni e mezzo il cantiere è concluso. Adesso cambia tutto, possiamo lavorare meglio e non da reclusi. Non saremo più costretti a muoverci tra le transenne per poter servire i clienti che occupavano i tavolini che siamo stati costretti a sistemare dall'altro lato, di fronte all'ingresso della sede dell'Ersu». L'entusiasmo non manca. «Ora sistemeremo i tavolini di fronte al locale, siamo in trepidante attesa dell'autorizzazione del Comune per lo spostamento e poi potremo lavorare anche a pranzo. Sono stati anni davvero difficili, i nostri bilanci ne hanno risentito pesantemente».
Lo spirito critico non è mai mancato a Maria Cristina Fasciolo, titolare della Farmacia con vista sulle rovine. «Non posso che essere soddisfatta per la conclusione dei lavori e dei disagi. Rimane il fatto che 3 anni e mezzo sono troppi. Il nostro lavoro ne ha risentito». La farmacista non vuole accusare nessuno. «Poco importa di chi è la colpa. I nostri bilanci hanno subito pesanti ripercussioni, anche per la pedonalizzazione della strada».
Nel salone da parrucchiera di Pamela Perseu si respira un'aria quasi mistica, in contrasto con il caos esterno della quotidianità. «È stato un periodo duro. Soprattutto per i clienti che si lamentavano per lo sconcio proprio di fronte alla mia attività. Di mattina, specialmente nel fine settimana, era un disastro l'odore forte negli angoli, che grazie all'oscurità diventavano vespasiani, era insopportabile. Ora però pensiamo al futuro e a come abbellire e rendere ancora più attrattivo una angolo della città che, grazie ai lavori e alla pedonalizzazione, è diventato il salotto del capoluogo».
Mea culpa
«È stata un'opera travagliata per il ritrovamento della Domus Romana». L'assessore comunale ai Lavori pubblici, Maurizio Chessa, abita a pochi passi da quello che sino a ieri era un cantiere. Uscire di casa significava essere il bersaglio delle critiche e degli anatemi di commercianti e residenti. Ora le cose vanno meglio, ma non del tutto. Rimane ancora aperta la vicenda del Castello sorcesco .
La Sovrintendenza aveva decretato lo stop ai lavori del corso Vittorio Emanuele dopo la scoperta delle antiche mura, in perfetto stato di conservazione e arricchite dagli affreschi. Il problema era decidere cosa fare: solaio in cristallo, per poter permettere la visione anche dall'alto, o in muratura, per consentire il passaggio dei mezzi di soccorso? «Abbiamo optato per la seconda soluzione: il vetro, che si sporca e graffia facilmente, avrebbe causato un notevole aumento delle temperature e dell'umidità nella stanza. Per realizzare la copertura siamo stati costretti ad acquistare travi speciali in Romania».
Sarà Possibile visitare il sito archeologico? «È stata realizzata una botola che consentirà l'accesso alla stanza per Monumenti aperti o altre occasioni. In ogni caso sarà necessario essere autorizzati».
Andrea Artizzu