Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il fiume rosa di chi ha corso e il finale con Giulia e Sara

Fonte: L'Unione Sarda
11 marzo 2019

Tutti i nomi della sfida

 

 

In una soleggiata domenica di marzo a Cagliari si sono incrociati due destini diversi. Da una parte quello di Sara Paschina, che correva i 9 mila metri della gara col pettorale numero 1, due vittorie conquistate nelle due edizioni precedenti e decisa a fare il tris. Dall'altra Giulia Innocenti, come lei specializzata nelle distanze più brevi, innamorata dei percorsi cittadini e pronta a sognare in grande dopo aver vinto due volta la Open, tesserate con il Cus Cagliari. Quando, a un chilometro dal traguardo, la prima ha avuto un malore, la seconda ha pensato di fermarsi ad aiutarla, prima dell'arrivo dei soccorsi. E poi Innocenti, ventinovenne di Fonni, ha potuto continuare la propria volata verso quel traguardo tanto ambito e chiudere con un buon 36'35". E subito un pensiero alla compagna: «Volevo fermarmi», quindi un grazie al pubblico: «È stato bellissimo sentire il calore della gente, gare così promuovono il territorio e Cagliari offre paesaggi spettacolari». E una promessa: «Spero di esserci l'anno prossimo, mi farebbe piacere».
Le altre
Alle sue spalle, Maria Grazia Piras e Cinzia Loriga, della Cagliari Atletica Leggera. A seguire altre 188 straordinarie atlete, più una. Quella Sara Paschina che ha voluto tagliare comunque il traguardo. Un gesto meraviglioso, che L'Unione Sarda , media partner dell'evento, ha onorato con lo stesso premio - consegnato dalla giornalista Francesca Figus - riservato alla vincitrice, un abbonamento annuale all'Unione Digital. Per tutte le altre un abbonamento mensile.
Open show
Lo spettacolo era iniziato già alle 9.30, quando in via Roma si sono radunate le 13.109 iscritte alla non competitiva di 4 chilometri. Un fiume rosa, migliaia di storie da raccontare e una volontà comune: esserci perché dietro c'è una giusta causa, aiutare donne in difficoltà. Tre associazioni, infatti, verranno premiate dal comitato etico della SoloWomenRun: tre assegni (14 mila euro complessivi) per portare avanti i propri progetti. «È stata la più grande emozione sportiva della mia vita, ho visto una forza che solo le donne sarde hanno. Qui nel 2020 proveremo a battere il record mondiale di una corsa rosa in un'isola, detenuto ora da Nagoya, in Giappone, con 21.915 partecipanti», ha svelato Fabio Carini, project manager di SoloWomenRun. «Ringraziamo il Comune, gli sponsor, i volontari e tutte le iscritte, vedere le Challenge arrivare tra due ali di folla formate dalle Open è stato meraviglioso. La storia di Sara e Giulia è l'emblema della solidarietà femminile, le donne sarde sanno fare gruppo, hanno una forza immensa e la SoloWomenRun l'ha saputa catalizzare per sostenere le loro associazioni».
Vanna Chessa