Il car sharing diventa metropolitano: auto condivise nei diciassette Comuni
Il car sharing di Cagliari sarà esteso a tutti i Comuni della Città metropolitana. Anche il Consiglio comunale di Quartu ha approvato all’unanimità l’adesione al programma curato dall’ente di piazza Palazzo, che prevede l’estensione del servizio ai diciassette centri dell’Area vasta. Il Municipio di via Eligio Porcu è stato l’ultimo a dare l’ok e adesso la Città metropolitana potrà procedere con le gare in modo da coprire tutti i centri coinvolti. “Il car sharing permetterà all’utenza di risparmiare soldi senza rinunciare alle esigenze della mobilità – commenta il sindaco di Quartu, Stefano Delunas -. I cittadini che sceglieranno di utilizzarlo avranno infatti la massima flessibilità negli orari e una vasta scelta per quanto riguarda la gamma di veicoli a disposizione, tutti di ultima generazione. Con le auto elettriche peraltro potranno parcheggiare negli stalli blu gratuitamente”. L’amministrazione quartese ha già individuato le aree che saranno riservate alle auto condivise: 12 saranno tra la città e il Poetto e altre quattro saranno sistemate lungo il litorale che arriva fino a Geremeas.
“La Città Metropolitana affiderà in gestione a soggetti terzi il servizio, che risulterà a costo zero per il Comune – spiega l’assessore alla Mobilità, Piero Piccoi -. L’Amministrazione comunale avrà infatti il solo onere di mettere a disposizione gratuitamente le aree per il ritiro e il rilascio del veicolo, ubicate in zone strategiche e facilmente raggiungibili a piedi, quindi in punti di grande concentrazione di attività lavorative o laddove siano presenti i principali punti di scambio con altri sistemi di mobilità sostenibile, quali fermate dell’autobus del trasporto pubblico e bike sharing”.
Dopo i risultati raggiunti dal car sharing nel capoluogo, a settembre la Città metropolitana ha deliberato l’istituzione di un servizio esteso a tutti i diciassette Comuni. “Con Quartu abbiamo chiuso il giro, per la prima volta nella storia in meno di sei mesi tutti quanti i Consigli comunali hanno aderito all’unanimità e ora potremo partire con le gare – annuncia Fabrizio Marcello, consigliere metropolitano delegato alla Mobilità – ogni Comune ha indicato gli stalli a disposizione, su cui non si dovrà pagare la tassa di occupazione del suolo pubblico e in zone centrali o dove ci sono attrattori: poi l’aggiudicatario potrà estenderlo ad altre aree, come è capitato a Cagliari col grande successo“. Nel capoluogo il servizio è in crescita con numeri da record nazionale, rispetto al numero di residenti. “Stiamo raggiungendo quota tremila iscritti e sono in grande aumento gli studenti, molti genitori non comprano l’auto ai figli, ma l’abbonamento – rivela Marcello – tra costi di ammortamento dell’auto, assicurazione, bollo, gomme e benzina i costi si aggirano su 6.000 euro all’anno: sotto i 20mila chilometri è più conveniente il car sharing”.
Uno dei limiti del servizio era il vincolo di dover riportare il mezzo nel parcheggio di partenza, ma il progetto prevede il servizio ‘flottante’ in tutta la Città metropolitana. “Si potrà lasciare l’auto in un altro Comune, il servizio serve soprattutto per fare l‘ultimo miglio – conclude il consigliere delegato alla Mobilità – per esempio, un utente potrà prendere l’auto a Uta, lasciarla a Decimo e da lì arrivare a Cagliari in treno per poi fare il tragitto contrario. In ogni caso si ridurrà il numero di auto in circolazione e relative emissioni nocive”.
Marcello Zasso