Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Zaino in spalla, pochi soldi: vita da ostello

Fonte: La Nuova Sardegna
7 agosto 2009

VENERDÌ, 07 AGOSTO 2009

Pagina 1 - Cagliari


Racconti, impressioni, critiche e pagelle di chi viaggia alternativo
Da Pasqua ottomila presenze nell’albergo delle Scalette di via Manno È tutto esaurito da luglio fino a settembre


di Paolo Camedda
CAGLIARI. «La Sardegna? È come il Brasile». Felipe di San Paolo è un ospite dell’ostello della gioventù. È lui portavoce di quel turismo con lo zaino in spalla, discreto, mai ricco e neanche gonfio di pretese, spesso criticato da chi gestisce gli hotel, ma libero, allegro e secco nei giudizi. Felipe è soddisfatto: «Qui mi sento a casa, tornerò presto». prossimi anni».
L’ostello da Pasqua è nel cuore del quartiere Marina, a metà delle scalette del Santo Sepolcro. Il registro della hall rivela: tutto esaurito a luglio, tutto pieno anche ad agosto. Adrien Bouhelier arriva da Dunkerque, Nord della Francia, vacanza programmata otto giorni. «Cagliari è una grande città, davvero un bel posto», dice «Mi son piaciuti molto la sua storia e passeggiare sul lungomare. Devo dare un voto? Ottimi gli autobus, ti permettono di visitare in poco tempo i quartieri. Anzi, ci entri dentro con i bus».
Ariane Strotz e il figlio arrivano dalla Germania. Due settimane di prenotazione, buona parte giù consumata. «Cagliari è molto interessante - dice - Abbiamo visitato le chiese, belle, i musei, interessanti, e siamo stati al Poetto. Mi hanno detto che prima era molto più bello, peccato. Mi hanno colpito molto la bellezza del centro storico, la trasparenza del mare, la bontà del cibo, soprattutto del formaggio. Promuovo a pieni voti anche la gente: siete molto più socievoli dei tedeschi». Le olandesi Hannhe Van Hemre e Tesse Commys sono soddisfatte della loro vacanza e dicono all’unisono: «Il giardino botanico è una favola, stupendi i balconi fioriti del centro storico». Basta, con i complienti, fuori un difetto: «Siete delle belle persone ma conoscete poco e male l’Inglese. Così per noi è difficile farci capire».
D’accordo la lingua, ma i prezzi sono un’altra babele. Poveri turisti, soprattutto quelli con gli euro contati. «No - dice Hannhe - qui tutto costa meno rispetto all’Olanda e il cibo è molto buono, soprattutto la pizza, è squisita. Gli spagnoli Francesco e Cristina Santana sono qui da un giorno. Hanno visto soltanto le vetrine del Largo, e dicono che “a Siviglia quelle scarpe di marca, te le porti via con qualche euro in meno». Si sa, la Spagna è in crescita, il resto dell’Europa arranca. Il più entusiasta di tutti resta Felipe, brasiliano bianco di Recife, residente a Londra. «Sono qui da una settimana - dice - e per me è stata un’esperienza fantastica. Rispetto all’Inghilterra, dove vivo, ho trovato i prezzi molto più economici, ma la cosa più bella è la gente. I sardi sono come i brasiliani, la Sardegna è il posto nel mondo che più assomiglia alla mia terra. Per me venire qui è stato come eesere a casa. Per questo, tornerò».
Le cifre. L’ostello da quando ha paerto ha registrato ottomila presenze. «Siamo davvero soddisfatti - dice Luigi Lao, vicepresidente nazionale e presidente regionale dell’Associazione alberghi per la gioventù - Il dato è molto buono, soprattutto se consideriamo che la promozione è stata fatta soltanto sulle riviste di bordo delle compagnie low cost». Il fiore all’occhiello?