Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Hotel all'ex Marino, dubbi e proposte

Fonte: L'Unione Sarda
7 agosto 2009

Angelo Cerina (So & Go) pronto a discutere col sindaco. La soddisfazione di Federalberghi: «Può rappresentare la svolta»
Imprenditori interessati, la Regione esclude ampliamenti

Venerdì 07 agosto 2009
Le reazioni alla proposta del sindaco sono contrastanti: le imprese apprezzano, mentre la Regione ricorda gli ostacoli burocratici.
Vedi le foto U n albergo a 5 stelle extra-lusso al posto dell'ex ospedale Marino, da anni rudere che offende la bellezza del litorale del Poetto? Si può fare. Anche se non mancano le problematiche di tipo burocratico. Il giorno dopo la proposta del sindaco Floris («vorrei che qualche soggetto economico trasformasse quel monumento all'incuria in un polo di attrazione per i turisti di alto livello»), le reazioni sono contrastanti: dal mondo imprenditoriale arriva un sostanziale apprezzamento, mentre la Regione (dopo un'iniziale disponibilità) ricorda che non sarà facile superare tutti gli ostacoli burocratici.
LE IMPRESE Il ginecologo e imprenditore del settore sanitario Angelo Cerina (assieme al socio Sergio Porcedda guidava la società So & Go, che si era aggiudicata il bando per la ristrutturazione e la gestione dell'ex ospedale, che sarebbe diventato un centro medico-residenziale con standard “superior”) è ancora scottato dai vincoli imposti dalla Soprintendenza, che lo hanno portato a rinunciare al suo investimento proprio sul rudere dell'ex Marino: «L'idea lanciata dal sindaco è condivisibile - attacca - mi piacerebbe essere convocato a un tavolo assieme allo stesso Floris e alla Regione». Anche se ci sono criticità di non poco conto: «Il problema non è tanto costruire un albergo extra-lusso, quanto gestirlo - aggiunge - si devono prendere in considerazione la stagionalità e le questioni che sono tipiche di una zona come il Poetto. Poniamo anche che si riesca a lavorare a pieno regime da giugno a settembre e all'80 per cento nei mesi primaverili e autunnali, chi ci assicura che il resto del contesto sia compatibile con una struttura di quel livello sulla spiaggia?». Perché la presenza di un hotel imporrebbe un brusco cambiamento alle abitudini dei bagnanti, solitamente padroni della spiaggia: «Spesso non si pensa alla crescita economica del tessuto sociale ma solo al benessere momentaneo. Ma, nonostante tutto, sono disposto a prendere in considerazione un investimento, perché l'entusiasmo del sindaco potrebbe contagiarmi».
FEDERALBERGHI Mauro Murgia, vicepresidente nazionale (settore giovani) dell'associazione degli albergatori, dice che queste proposte «sono gradite agli imprenditori e dovrebberlo esserlo anche dalla città, visto che sarebbero in grado di produrre almeno un centinaio di posti di lavoro». Per giustificare la sua posizione cita le domande che sempre più spesso i turisti stranieri rivolgono agli operatori turistici: «Perché in giro ci sono così tante auto e perché non avete strutture ricettive sul mare?». A Cagliari oggi c'è un solo albergo con standard 4 stelle superiore (il T hotel), ma anche un 5 stelle, secondo Murgia, potrebbe avere un suo mercato: «Purché gestito in maniera professionale».
LA DIFFICOLTÀ L'assessore regionale all'Urbanistica Gabriele Asunis, che ieri aveva “aperto” alla proposta del sindaco, precisa «che nessuno deve pensare di poter procedere ad aumenti volumetrici per una ipotetica struttura alberghiera, visto che il “Piano casa” sardo escluderà interventi nella fascia dei 300 metri dal mare» E, ancora, «nessuno può scordare che oggi come oggi l'ex Marino è di proprietà dello Stato ed è sottoposto a vincoli. La proposta può essere esaminata, ma dal punto di vista della legge non è facile da applicare».
ANTHONY MURONI