Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Vitali assolve Belinelli: «Colpa mia l'ultima palla persa» Gigli: «Abbiamo capito che la Francia non

Fonte: L'Unione Sarda
6 agosto 2009

Tristezza doppia per Daniel Hackett, l'azzurro cresciuto nei college americani. Non ha giocato per scelta tecnica, ma ha sofferto tanto a bordo campo. «Mi sarebbe piaciuto tantissimo dare una mano a questo gruppo. Peccato. Nel finale potevamo crederci di più. Non abbiamo gestito bene gli ultimi possessi e loro ci hanno punito senza pietà».
Tanto rammarico anche nel volto di Marco Mordente. Ha giocato poco, ma è stato lui che ha chiamato a più riprese il tifo del pubblico cagliaritano. «Abbiamo perso solo di tre punti e questo, secondo me è positivo. Questo è un gruppo in crescita che può dare davvero tanto. Oggi purtroppo il finale ci ha regalato una brutta sorpresa. Sul + 5 forse ci siamo illusi. Loro invece si sono caricati e noi abbiamo perso la lucidità». Con Mancinelli in campo forse l'esito finale sarebbe stato diverso. «E' vero - conclude Mordente - però anche senza di lui abbiamo contrastato a dovere la Francia. Non tutto è perduto. L'Additional Round è solo all'inizio e il cammino è ancora lungo». La pensano così anche Angelo gigli e Luca Vitali che precedono Recalcati in sala stampa: «Proprio oggi abbiamo capito che la Francia non è di un altro pianeta - ha puntualizzato il pivot della Lottomatica Roma - e quindi andremo in Francia a ribaltare questa sconfitta». Immeritata: «La Francia non ci ha schiacciato fisicamente come temevamo, siamo stati bravi a tenere botta, a parte l'avvio incerto figlio probabilmente dell'emozione».
Il playmaker dell'Armani Jeans Milano ha piazzato due triple che potevano essere quelle del match winner, poi però ha perso il pallone della vittoria. Se ne assume tutte le responsabilità e anche questo è un segnale di quanto sia limpido e compatto il gruppo allestito da coach Recalcati. Vitali ha sparso altra saggezza sulla quale riflettere: Bargnani e Belinelli sono il nostro valore aggiunto, un valore aggiunto pesantissimo, non possiamo pretendere tutto da loro, dobbiamo essere semmai noi a metrterli nelle condizioni migliori per fare bene». Poi, a fine gara, l'abbraccio del pubblico di Cagliari: «Sapevamo - hanno detto un po' tutti gli azzurri a fine gara - che qui avremmo trovato calore e affetto, ed è per questo che siamo venuti».
Nella speranza di rivederli ancora. Bruno Perra e la sua banda che ama le sfide impossibili ha già archiviato questa partita, e sta già pensando a come e quando riportare Azzurra da queste partiti, perché ormai l'Italia abita qui.
MASSIMO MUSANTI

06/08/2009