Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Un tetto di lamiera copre la domus L'assessore: «I lavori saranno conclusi entro due settimane»

Fonte: L'Unione Sarda
7 febbraio 2019

CORSO VITTORIO EMANUELE.

Una botola consentirà l'accesso agli archelogi

Un tetto di lamiera copre la domus L'assessore: «I lavori saranno conclusi entro due settimane»

La domus romana non diventerà un'attrazione turistica ma potrà essere studiata dagli esperti. E il corso Vittorio Emanuele sarà finalmente liberato dal tappo del “cantiere” nel giro di un paio di settimane. L'epilogo di una lunghissima storia, iniziata tre anni e mezzo fa quando, nel corso dei lavori di scavo per la realizzazione della nuova fognatura, fu scoperta una casa romana risalente al periodo di passaggio tra l'età repubblicana e l'età romana.
La soluzione
Tre anni e mezzo in cui si sono inseguite tante proposte anche antitetiche tra loro: si è pensato a una copertura in plexiglas ma anche di ricoprirla nuovamente di terra, vista la mancanza di denaro per la sua valorizzazione. Alla fine, è stata scelta una soluzione di compromesso: gli archeologi e gli storici potranno continuare a studiarla entrando da una botola. Ma il tappo che penalizzava la seconda parte del Corso, quello che ha creato tanti malumori di residenti e operatori commerciali, sparirà.
I ritardi
Una soluzione, tutto sommato, condivisa. Ma che arriva decisamente tardi. «C'è stato», spiega l'assessore ai Lavori pubblici Maurizio Chessa, «da fare i conti con la burocrazia: dopo l'accordo quadro, è stato necessario firmare i contratti attuativi». Mesi e mesi di attesa legati al rispetto di tutte le formalità. E poi, a creare ulteriori ritardi, sono arrivati ostacoli tecnici. «La Sovrintendenza ha preteso la sistemazione di lamine d'acciaio alte nove centimetri. Il fatto è che questi prodotti non sono fabbricati in Italia. E, quindi, ci siamo dovuti rivolgere a un'azienda rumena, spendendo 180 mila euro». La parte più rilevante dell'intervento, finanziato con 270 mila euro. Finalmente, il 9 dicembre, le lamine sono arrivate. «Ma, a quel punto, con il Natale alle porte e le casette sistemate nel Corso», prosegue Chessa, «non si poteva iniziare a posare le lamine».
La sistemazione
E ora, finalmente, gli operai possono terminare l'intervento: piazzate le lamine, verrà, poi, sistemato il massetto. Non soltanto: per gli storici si tratta, comunque, di un rinvenimento importante che merita di essere studiata. Per questa ragione, potranno, comunque, accedere attraverso una botola automatizzata che consentirà loro di continuare ad analizzare quei resti di intonaci che coprono alcune pareti della domus . E servirà, naturalmente, anche per eventuali interventi di manutenzione.
L'intervento
Nel giro di due settimane, garantisce Chessa, anche quella parte del Corso diventerà parte della passeggiata pedonale che inizia nel largo Carlo Felice e termina in via Caprera. Consentito il passaggio dei pedoni, sarà, invece, vietato il transito di qualunque mezzo: per impedirlo saranno sistemati anche alcuni dissuasori.
Marcello Cocco