Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Dodici mesi di problemi irrisolti

Fonte: La Nuova Sardegna
6 agosto 2009

GIOVEDÌ, 06 AGOSTO 2009

Pagina 1 - Cagliari

Comune. Dall’agosto del 2008 a oggi restano aperti dalla questione-stadio all’aggiornamento del Puc
Storelli: «Più serenità». Tavolacci: «Fiato corto». Depau: «Anno perso»

di Roberto Paracchini
CAGLIARI. Sembrano quasi coincidenti. A sfogliare l’album della politica comunale, da agosto del 2008 ad oggi, le immagini paiono rimbalzare in una strana piega temporale, come se i due mesi venissero a coincidere e in mezzo vi fosse un buco nero. Parte dell’anno è stato assorbito, in effetti, dalla fase preparatoria delle elezioni regionali col sindaco Emilio Floris tra i papabili: distratto quindi dalla possibile candidatura alla carica di governatore. Un fatto che alla fine del 2008 produsse diverse prese di posizione critiche nella stessa maggioranza, con accuse di «immobilismo».
Un anno fa c’era già il piano strategico. In verità il sito che ne illustrava i lavori era fermo al novembre del 2007, ma ogni tanto l’argomento ridiventava d’attualità. Oggi qualche passo in avanti, va detto, è stato fatto. A febbraio, durante la fiammata della Giunta che ha sfornato una serie di delibere (di cui solo poche hanno avuto seguito operativo), c’era anche il piano strategico. Recentemente, in zona Cesarini, lo studio è arrivato in consiglio comunale e in molti (soprattutto l’opposizione) hanno reclamato più tempo per discutere e chiesto di rimandare il dibattito a settembre.
Nell’infornata di febbraio c’era anche il piano unitario del litorale (Pul) che, però, resta tutt’ora fermo. Nella fretta ci si era dimenticati che c’era un dialogo in corso con la Regione per modificare alcuni parametri legati alla concessione della spiaggia (in particolare più spazi per i gazebo dei servizi balneari). Morale: il Pul resta ancora ai piedi di partenza. Stesso discorso per l’adeguamento del Puc (il piano regolatore) al piano paesaggistico regionale (Ppr): si è ancora in alto mare, ad eccezione degli aspetti legati ai beni paesaggistici e identitari. Questioni, queste, risolte anche perchè, altrimenti, la maggior parte dei cantieri edili cittadini non avrebbero potuto operare. Un anno fa si parlava pure del centro storico e della necessià del piano particolareggiato. Ora sono stati votati gli indirizzi, ma il vero piano potrà esserci solo dopo l’adeguamento del Puc. Poi c’è la questione dello stadio. Poco prima dell’estate 2008 c’era stato un documento consiliare votato a maggioranza, in cui veniva chiesto al sindaco di andare avanti con l’ipotesi della nuova struttura proposta da Massimo Cellino in qualità di presidente del Cagliari calcio. I giochi temporali sono, in questo caso, molto forti: allora c’era stata una visita di Cellino al primo cittadino e lo stesso è avvenuto in questo periodo; allora c’erano stati ufficiosi assensi da parte del sindaco e lo stesso è capitato ultimamente. Ed ancora: resta aperto il discorso sulle zone franche urbane (ora l’amministrazione ha indicato Sant’Elia). Niente di fatto per il futuro del palazzetto dello sport. E permangono le polemiche sulla piscina di Terramaini, affidata alla Federazione italiana nuoto. Resta poi ancora in sospeso, pur con nuove ipotesi, il discorso sulla riperimetrazione delle circoscrizioni. Mentre, con molto ritardo, è arrivato a una svolta il discorso per su Su Stangioni.
Che ci sia stata molta lentezza, anche se con sfumature diverse lo dicono tutti. Ugo Storelli (capo gruppo di Forza Italia) è però ottimista, «ora mi auguro che si sistemi il pezzo mancante della Giunta (la Programmazione) e si prosegua con maggiore serenità. Il prossimo anno vi saranno le elezioni provinciali: spero che non intralcino il lavoro come le regionali». Per Massimiliano Tavolacci (Udc, presidente della commissione consiliare all’Urbanistica) «il problema è oggettivo: questa Giunta ha il fiato corto e, come consigliere, mi rendo conto che molte cose prospettate non sono state fatte». «Un anno perso», è stato quello passato secondo Ninni Depau (capo gruppo del Pd in consiglio comunale: «Ogni occasione è stata utilizzata per sospendere la discussione».