Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Rete idrica e voragini Ecco la mappa delle zone a rischio

Fonte: L'Unione Sarda
31 gennaio 2019

ABBANOA. Un piano per sostituire le condotte 

Sant'Avendrace, San Michele
e via dei Giudicati: situazione critica

 

Ancora non ci manca il terreno sotto i piedi. Non letteralmente, almeno, com'è invece accaduto una settimana fa a un netturbino in via Dante, inghiottito da una voragine (ma poi si è scoperto che la causa era una perdita da una fogna condominiale, non pubblica). Però poco ci manca, a sprofondare nel marciapiede, se non si mette subito mano - anzi, molte mani - a una rete idrica vecchia, oltre che maltrattata ai tempi in cui l'erogazione era interrotta e ripresa tutti i giorni. Quella rete è lunga 380 chilometri: 150 di tubi recenti in ghisa sferoidale (resiste meglio alla pressione), mentre gli 230 chilometri - il 60 per cento - hanno un'età in cui di solito si hanno nipotini. I soldi per sostituire le condotte tutte insieme, ovviamente, non ci sono.
Le situazioni critiche
La parte più simile a un colabrodo è già stata sostituita. Detto questo, la mappa delle condotte che allagano il sottosuolo - sprecando acqua e scavando sotto terra - si è ridotta. Abbanoa mette sul piatto altri due milioni e mezzo di euro da qui al 2021 (dopo i due milioni spesi tra il 2014 e l'anno scorso), per nuovi impianti nelle zone più disastrate. Sono urgenti le sostituzioni delle condotte nella zona di via dei Giudicati, delle vie Einaudi, Iglesias e dintorni, di via Pergolesi, via Posada e via Cedrino. Rimpiazzo prossimo per via Giardini (la tubatura principale è decrepita) e per la condotta primaria da piazza del Carmine a via San Michele. Il nuovo acquedotto a Sant'Avendrace arriverà invece con il grande intervento di riqualificazione del quartiere.
Il “Progetto Cagliari”
Da sei anni Comune e Abbanoa fanno squadra. Quando il primo apre un cantiere per ridisegnare un'area (il primo tratto del Corso, ad esempio), la società idrica sostituisce le vecchie condotte di acqua e fogne: un cantiere in meno, soldi risparmiati e meno disagi per i cittadini. E poi ci sono i numerosissimi, piccoli tratti che si sostituiscono quando si rompe una condotta. Anche in questo caso si usa la ghisa sferoidale, più duratura e affidabile, e si sa che quel tratto più difficilmente si romperà di nuovo. Senza però garanzie su quello a fianco, anzi più sollecitato perché ci sono meno perdite e quindi la pressione è maggiore.
Prevenire, non curare
«È la nuova filosofia per le dispersioni d'acqua: agiamo sulle cause prima che si verifichino». Sandro Murtas, direttore generale di Abbanoa, ricorda la svolta informatica: elettrovalvole che impediscono gli sbalzi di pressione (già ci sono al Poetto), sensori che rivelano gli sbalzi e l'aria nelle tubazioni e lo comunicano a un sistema informatico. In alcuni casi, le condotte erano talmente malridotte che, per installarli, è stato necessario sostituirle. Le macchine “parleranno”, l'uomo interverrà dove gli indicheranno di farlo. Cagliari ha bisogno di 35 milioni di litri al giorno, invece Abbanoa ne pompa 88 milioni: perché 53 milioni se ne vanno in giro sotto terra per le perdite, facendoci mancare - appunto - il terreno sotto i piedi. Lo spreco d'acqua e d'energia (per pomparla attraverso le perdite e così disperderla) si combatte ora con la tecnologia. Assai meglio delle perdite: in litri e in euro.
Luigi Almiento

 

Il progetto

Tecnologia
contro
gli sprechi

Si chiama Progetto Oliena perché lì Abbanoa l'ha sperimentato: sensori per rivelare le perdite nell'acquedotto quando sono minime, per intervenire prima della rottura grave e delle voragini. L'esperienza delle reti intelligenti si sta esportando in città e in altri 29 Comuni. Citato dal Daily Telegraph, è incluso nella raccolta dei migliori progetti Utili all'Italia. (l. a.)