Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Tuvixeddu, i lavori vanno avanti

Fonte: La Nuova Sardegna
6 agosto 2009

GIOVEDÌ, 06 AGOSTO 2009

Pagina 1 - Cagliari

La Nuova Iniziative Coimpresa non si ferma all’annuncio del nuovo vincolo del Ministero
Cualbu: «La procedura riguarda soltanto le aree comunali»
Due parlamentari all’Unesco: «Salvate quel sito»

CAGLIARI. I lavori sul colle di Tuvixeddu vanno avanti: l’avvio della procedura di vincolo deciso dal sovrintendente ai beni architettonici e paesaggistici Gabriele Tola riguarda per adesso soltanto l’area pubblica, ma secondo indiscrezioni il divieto di costruire potrebbe essere esteso anche alle superfici private dove la Nuova Iniziative Coimpresa è impegnata a realizzare la prima palazzina. Come dire che la battaglia legale sta per ricominciare.
«Finora non abbiamo ricevuto alcuna notifica dagli uffici della sovrintendenza - conferma Giuseppe Cualbu, amministratore della Nuova Iniziative Coimpresa - e quindi andiamo avanti con i lavori programmati. Se il vincolo, che riguarda le aree comunali, dovesse essere allargato alla nostra proprietà valuteremo la possibilità di ricorrere per vie giudiziarie». Possibilità tutt’altro che teorica, perchè l’orientamento della sovrintendenza sembra essere proprio quello di fermare l’intervento - peraltro legittimo e autorizzato - così come richiesto anche di recente dai parlamentari Fabio Granata (Pdl) e Roberto Della Seta (Pd). I due esponenti politici hanno chiesto che il sito archeologico e il paesaggio di Tuvixeddu venga dichiarato patrimonio dell’umanità dall’Unesco, istanza appoggiata a Bruxelles dal vicepresidente del comitato delle regioni Michel Dellebarre nel corso dell’incontro internazionale organizzato dal presidente della Provincia Graziano Milia. Nel frattempo sarà fissata la data dell’udienza davanti ai giudici del Consiglio di Stato, cui si sono rivolti gli Amici della Terra con l’avvocato Carlo Augusto Melis e l’avvocatura dello stato per ottenere l’annullamento degli ultimi due nullaosta comunali concessi a Coimpresa dal comune nell’agosto dell’anno scorso.
Ma torniamo ai nuovi vincoli. L’iniziativa del dirigente Gabriele Tola è legata alla presenza diffusa di attività di cava, che qualifica il sito come zona interessata da archeologia mineraria e di conseguenza tutelabile in base al codice Urbani. Una presenza evidente soprattutto per via del canyon scavato nei decenni passati per ricavarne materiale da costruzione, il famoso canyon in cui l’accordo di programma del 2000 prevede la costruzione di una strada d’accesso al quartiere, strada contestatissima da storici e ambientalisti.
Ma al di là del canyon, resti e segni significativi di attività mineraria sono stati trovati e ancora si trovano un po’ ovunque sull’area pubblica e in parte, secondo la sovrintendenza, anche in quella privata. Nel corso degli anni sono saltati fuori vecchi scavi, cunicoli, tracce inequivocabili di come Tuvixeddu sia stato utilizzato per un periodo storico imprecisato ma lunghissimo per ricavarne i materiali necessari a costruire le case dei cagliaritani. Quanto basta a giudizio del sovrintendente Tola per qualificare il sito come area mineraria, disporre la sospensione di qualsiasi intervento e valutare il da farsi.