Il fenomeno eSports verso le Olimpiadi: progetti sardi tra i migliori in Italia

Per anni i videogiochi sono stati solo una passione in grado di attirare milioni di persone e miliardi di ore spese a competere. Poi, da quando il Comitato Olimpico Internazionale ha manifestato interesse verso gli eSports con l’intenzione di inserirli come un vero e proprio sport, questo termine è diventato un trend. Questo settore è in continua espansione dal 2005 e si prefigura che nel 2020 sia in grado di superare il miliardo e mezzo di dollari di profitti.

I campioni hanno un’età variabile dai 16 ai 30 anni e il loro obiettivo è quello di essere i migliori nel proprio videogioco preferito. Possono giornalmente rendere il proprio hobby un lavoro mandando in onda le ore di gioco sulle piattaforme Twitch e YouTube, cosa che permette loro di monetizzare in base alle visualizzazioni. Non solo: partecipano ad eventi dal vivo all’interno di palazzetti, sentendo il proprio nome scandito da fan abituali od occasionali. L’Italia occupa la quarta posizione in termini di crescita dei principali mercati europei esistenti e giochi come Fortnite, World of Warcraft, League of Legends e FIFA sono quelli più riconosciuti.

In Sardegna ci sono due esempi che hanno espresso il nome dell’Isola a livello nazionale ed internazionale. Il primo è quello del Team Forge, una delle squadre più forti d’Italia di eSports: il progetto è stato creato dall’imprenditore romano Alessandro Fazzi, innamorato della Sardegna a tal punto da creare un quartier generale a Selargius dove ha riunito ragazzi da diverse parte d’Europa che giocano, si allenano e vincono. Sono arrivati primi nelle più importanti competizioni nazionali sia nel 2017 che nel 2018, ha esteso la propria competizione anche in Europa e conta di superarsi nel corso del 2019, raggiungendo nuove affermazioni.

Il secondo esempio è quello del Cagliari calcio che si è unito a Roma, Sampdoria, Genoa e Perugia tra le società che si occupano di eSports. Il primo giocatore ufficiale è stato Girolamo Giordano, meglio conosciuto come Golden Boy e già noto grazie alla società InFerno eSports. Alcuni tornei, diverse vittorie ed un progetto a lungo termine che riprenderà quota nel corso di quest’anno con nuove competizioni.

Simone Spada