Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

«L’anfiteatro va recuperato, serve un progetto turistico»

Fonte: La Nuova Sardegna
4 agosto 2009

MARTEDÌ, 04 AGOSTO 2009

Pagina 1 - Cagliari

L’opposizione: via il legno ma il monumento non va abbandonato
Zedda (La Sinistra): «Bisogna valorizzare tutta l’area»

CAGLIARI. «Va bene smantellare il rivestimento ligneo dell’anfiteatro romano, ma ora va valorizzato», afferma Massimo Zedda, consigliere comunale della Sinistra. Nei giorni scorsi il sindaco Emilio Floris aveva annunciato che in autunno sarebbe iniziato il ripristino.
Zedda presenterà in questi giorni un’interrogazione in cui vengono chieste spiegazioni «più precise al primo cittadino sul futuro del monumento». Dieci giorni fa, inoltre, una parte dei consiglieri comunali e regionali (oltre a Zedda, Radhouan Ben Amara, Comunisti italiani; e Claudia Zuncheddu, Rossomori) avevano reso pubblico un documento in cui si sottolinea che il rivestimento lignero «è attualmente privo di autorizzazione».
Prima di togliere il rivestimento, aveva chiesto la commissione comunale consiliare alla Cultura, si dovrà cercare un altro spazio per i grandi eventi, possibilmente altrettanto prestigioso. E oggi si parla anche del molo Ichnusa. Gli operatori dello spettacolo, da parte loro, sottolineano da sempre l’importanza dell’anfiteatro e ricordano i grandi spettacoli estivi che vi sono stati rappresentati e che anche quest’anno si sta ospitando. Gli ambientalisti e gli archeologici (tra cui Giovanni Lilliu) chiedono invece che il monumento venga ripristinato nella sua versione originale. «Il problema - sottolinea Zedda - è che occorre fare un discorso di valorizzazione complessiva dell’area, comprendendo l’orto botanico e quello dei Cappuccini. Senza trascurare la necessità di individuare un altro spazio per i grandi eventi dello spettacolo. Vi sono anche ipotesi di realizzazione di una nuova struttura nello stesso spazio, ma invertendo le posizioni: in modo speculare tra tribune e palco, con l’anfiteatro sullo sfondo. Altri, oltre a Ichnusa, ipotizzano uno spazio a Sant’Elia. Si tratta di verificarne la fattibilità. Certamente, però, il monumento va reso fruibile in modo integrale».
Due anni fa era stato affermato, sia dalla direzione regionale delle soprindendenze che dal Comune, che per l’estate del 2007 si sarebbe continuata la programmazione all’anfiteatro. Poi si sarebbe proceduto allo smantellamento del legno. Lo stesso è avvenuto l’anno scorso (il Comune aveva stanziato in bilancio anche i fondi per togliere il rivestimento) e quest’anno. Infine erano cominciati i colloqui - a singhiozzo - tra gli enti, Regione compresa.
La storia meno recente racconta di un contenzioso che nasce dal Duemila, assieme alle tribune di legno sistemate sul monumento. Inizialmentre era stato previsto uno smantellamento fatto ad ogni fine stagione. Poi ci si accorse che togliere il rivestimento ogni anno sarebbe costato un patrimonio. Allora iniziò un contenzioso finito al Tar tra Comune e soprindendenze. In ultimo il tribunale amministrativo prese atto che gli enti interesati stavano trattando. E così era, seppure a rilento e con momenti di blocco. In ultimo una serie di incontri tra Regione e Comune, entrambi d’accordo sulla realizzazione di un grande parco urbano: dall’anfiteatro, totalmente recuperato alla fruizione, all’orto botanico e a quello dei cappuccini. Il resto è storia di oggi. Nell’interrogazione Zedda riprende questi temi, sottolineando l’importanza di una programmazione complessiva dell’area. (r.p.)