Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Santa Gilla, ecco i fondi per la rinascita

Fonte: L'Unione Sarda
4 gennaio 2019

L'INTERVENTO. Da Comune e Città metropolitana sono in arrivo 2,530 milioni

 

Acquacoltura, infopoint, museo e ittiturismo negli edifici di Sa Illetta 

 

Comune e Città metropolitana investono sulle zone umide. Sugli stagni, le lagune. L'idea guida di rilancio resta il grande parco naturale che comprenda Molentargius, Saline-Poetto, la Sella del Diavolo, Sant'Elia e Santa Gilla. Ma è su quest'ultima che i due enti si stanno concentrando per un rilancio ambientale, idraulico e produttivo.
I caseggiati
È della fine dell'anno la delibera con cui la Giunta municipale ha approvato la rimodulazione dell'intervento finanziario affidato dalla Regione al Comune. «Due milioni e 530mila euro saranno utilizzati per realizzare un laboratorio per l'acquacoltura, un infopoint, un museo della laguna e un punto di supporto all'ittiturismo. Altri 470 mila sono destinati alla postazione stabile di avvistamento dell'avifauna», spiega Francesca Ghirra, assessora all'Urbanistica.
Un intervento attesissimo per gli edifici di Sa Illetta realizzati 30 anni fa e mai inaugurati.
I programmi
Spiega Paolo Schirru, consigliere delegato per l'ambiente e la valorizzazione delle zone umide della Città metropolitana: «La laguna di Santa Gilla è un sistema naturale e produttivo piuttosto complesso, crediamo sia indispensabile pensare a una forma di governance per poterlo rilanciare nel migliore dei modi. Proprio la Città metropolitana potrebbe intervenire laddove la burocrazia ha fallito, sfruttando i fondi disponibili e facendone arrivare ben altri dall'Unione europea e diventando la vera cabina di regia per gli attori dei diversi sistemi», dice Schirru. «Santa Gilla necessita un intervento immediato. Un milione consentirà di tener sotto controllo gli accessi lagunari con la videosorveglianza contro abusivismo e discariche. Un altro milione sarà utilizzato per interventi di bonifica delle sponde», spiega Schirru. Altri 4 milioni sono stati garantiti dalla Regione come fondi per lo sviluppo. Col programma “Azione 3” (70 mila euro) si favoriranno i piani di sensibilizzazione. «Il Cacip libererà il caseggiato di Terr'e Olia. Diventerà la sede del centro di educazione ambientale», aggiunge il consigliere Paolo Schirru.
Il canale
Con un milione e cinquecentomila euro si interverrà sul canale nato per raccogliere le acque cariche di reflui ed evitare che queste finiscano in laguna. Quando le piogge, com'è accaduto nei mesi scorsi, diventano nubifragi, gli argini non riescono a contenere l'acqua inquinata. E per i pescatori sono dolori. Blocco della vendita dei mitili, perdite ingenti.
Andrea Piras