Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Studenti, il bus è (quasi) gratis

Fonte: L'Unione Sarda
26 novembre 2018

TRASPORTI. Emendamento alla Finanziaria: stanziati 10,5 milioni di euro per 3 anni

 

La Regione pagherà l'ottanta per cento del costo dell'abbonamento

 

 

Bus gratuiti per gli studenti, attivazione del servizio notturno anche in inverno: la proposta, contenuta nell'ordine del giorno presentata da Matteo Massa, è stata approvata dal Consiglio comunale. E, almeno in parte, diventerà realtà l'anno prossimo. In parte perché gli studenti non pagheranno più tutti quei 175 euro annui dell'abbonamento al Ctm. Sull'ampliamento del servizio anche alle ore notturne il discorso è rimandato (forse all'anno prossimo quando, scaduto il contratto di servizio tra Ctm e Regione, dovrà essere rivisto tutto il trasporto pubblico locale).
L'abbonamento
Ma, intanto, la buona notizia sta nel fatto che gli studenti usufruiranno di un forte sconto: la Regione ha inserito nella Finanziaria 10,5 milioni di euro destinati, per i prossimi tre anni, proprio al trasporto degli studenti. «Questa», interviene l'assessore regionale ai Trasporti Carlo Careddu, «è stata la mia prima richiesta, accolta favorevolmente da maggioranza e Giunta».
I costi
Una cifra importante che dovrebbe soddisfare tutte le esigenze. «Sarebbe sufficiente a coprire tutti gli abbonamenti che ci sono oggi». Solo che gli studenti, da quelli delle Medie agli universitari, dovranno sborsare un po' di soldi. «Abbiamo deciso di coprire l'80 per cento del costo perché vogliamo incentivare l'utilizzo del trasporto pubblico. Se l'abbonamento fosse gratis, verrebbe preso anche da chi, in realtà, non lo usa». In pratica, dovrebbe costare intorno ai 50 euro. «Poi, stabiliremo se praticare differenziazioni in base al reddito».
La notte
Gli studenti, dunque, avranno lo sconto. Ma loro (insieme a tutti gli altri utenti) dovranno aspettare per poter usare l'abbonamento anche di notte. «Ora», interviene Fabrizio Marcello, delegato alla Mobilità della Città metropolitana, «c'è un monte, tra Ctm e Arst, di quasi 16 milioni di chilometri». Per far viaggiare i bus di notte servono altri chilometri e, dunque, soldi. «Gli enti locali», spiega Careddu, «hanno un fondo unico da cui dovrebbero pagare anche il trasporto. Quei soldi, invece, spesso vengono spesi, sia chiaro in maniera oculata, per altre cose».
Gli enti locali
Ma da via Roma e da Monte Claro arrivano segnali poco incoraggianti. «Siamo disponibili», taglia corto l'assessora comunale alla Mobilità Luisa Anna Marras, «ma servono soldi che non possiamo spendere». Risposta analoga dalla Città metropolitana. «Gli azionisti del Ctm, Comune di Cagliari, Città metropolitana e Comune di Quartu», riprende Marcello, «fanno già tanto: tutti gli utili vengono destinati al miglioramento del servizio. Non possiamo fare altri sacrifici». E anche il Ctm frena. «Siamo pronti», dice il direttore generale Roberto Murru, «a mettere in campo le risorse di personale e di mezzi che sarebbero necessarie. Ma, nel contratto di servizio, la Regione deve farsi carico dei maggiori corrispettivi necessari per coprire l'incremento di costi generato dai nuovi servizi».
Marcello Cocco