Rassegna Stampa

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Mulinu Becciu, la rinascita rotola su un campo di pallone

Fonte: web Vistanet Cagliari
7 novembre 2018


Mulinu Becciu, la rinascita rotola su un campo di pallone
Inaugurato due mesi fa, l’impianto sportivo di via Caravaggio è utilizzato dalle scuole calcio del quartiere e da altre società cittadine.

 
La rinascita del quartiere di Mulinu Becciu riparte anche da un campo di calcio. È quello di via Caravaggio, che, circa due mesi fa, si è rifatto il trucco: via il brutto sterrato di un tempo e dentro l’erbetta in sintetico, le porte nuove di zecca e i nuovi spogliatoi. Il tutto alla non modica cifra di un milione e settecentomila euro, il costo del restyling pagato dal Comune di Cagliari. Soldi spesi bene, verrebbe da dire, visto che l’inaugurazione dell’impianto sportivo, andata in scena lo scorso 11 settembre, ha ridato linfa e speranza non solo al rione ma all’intero movimento calcistico dilettantesco cittadino. Laddove prima c’erano incuria e desolazione e nessuno più faceva rotolare il pallone, ora infatti sgambettano innamorati del football più o meno giovani e si disputano partite e tornei. Un segnale positivo di rilancio da non sottovalutare.

“Il concetto è quello di una casa aperta ai ragazzi della zona ma anche a tutte le società calcistiche della città”, spiega Roberto Massoni, presidente del Consorzio Quartieri, che, vinto il relativo bando, gestisce il campo per conto del Comune. “Da noi, oltre agli allievi delle scuole calcio del quartiere, ad esempio, si allenano e giocano il Vecchio Borgo S. Elia, la Sigma e l’Uragano Pirri, che altrimenti non avrebbero saputo dove andare. L’affitto è modico e così il campo è impegnato dal lunedì alla domenica sera”.

A tenerlo occupato, qualche settimana fa, ci ha pensato addirittura la Sampdoria, che in via Caravaggio ha effettuato l’allenamento di rifinitura in vista della sfida di campionato col Cagliari. Lo scorso weekend, invece, a calpestare il sintetico dell’impianto di Mulinu Becciu, omologato per la Serie D, sono stati i calciatori della Primavera del Sassuolo. “E presto sono sicuro che verrà utilizzato da qualche altra formazione del calcio che conta”, aggiunge Massoni.


L’importante, però, è che, nel frattempo, l’opera di rinnovamento e ammodernamento vada avanti “Anche perché ci sono alcune cose da sistemare – precisa ancora il presidente del Consorzio Quartieri -. L’illuminazione, tanto per dirne una, deve essere potenziata. Poi mancano gli arredi degli spogliatoi, che, se l’amministrazione Zedda non ci darà una mano, ci costeranno un bel po’, e si deve risolvere la questione delle tribune, al momento inagibili. Infine, soprattutto, è essenziale dare completamento al piano del Comune”.

Come da progetto, infatti, il campo di via Caravaggio dovrà essere potenziato con la realizzazione di una club house e della casa del custode. I novecentomila euro necessari per i lavori, che renderebbero la struttura di Mulinu Becciu uno degli impianti sportivi più attrezzati della Sardegna, ci sono e sono stati già stanziati; il problema, però, è che la ditta appaltatrice ha avuto qualche grattacapo – il titolare è morto e gli eredi, a quanto pare, non sarebbero disposti a continuare l’attività – e che, dunque, potrebbe esserci bisogno di un nuovo bando di gara.

“Quel che conta, in ogni caso, è che le istituzioni cittadine continuino a mostrare sensibilità e vicinanza – è l’auspicio e insieme l’appello di Gianni Chessa, che, nel 2016, da assessore comunale, ha avviato l’iter del progetto e che recentemente, da appassionato di sport, ha regalato al Consorzio Quartieri un defibrillatore -. Questo campo è il simbolo del risveglio di un quartiere ormai non più periferico ma baricentrico e deve essere implementato: non si può lasciare a metà un’opera così importante e strategica per Mulinu Becciu e per Cagliari”.