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Il cammino di San Saturnino: un rito che si prepara a sbarcare in Europa

Fonte: web SardegnaOggi.it
7 novembre 2018


Il cammino di San Saturnino: un rito che si prepara a sbarcare in Europa
Un migliaio di partecipanti, da Cagliari, in autobus e a piedi lungo otto Comuni della provincia, compreso Isili, fino alla meta: Ussana.


Fra devozione, storia, cultura ed enogastronomia, si è conclusa con successo, il 30 ottobre scorso, l'ultima tappa dell'edizione 2018 del Cammino di San Saturnino: ma il progetto di promozione turistica, che affonda le sue radici nell'evento religioso dedicato al martire cristiano per esportare oltre Tirreno le tradizioni dell'Isola, è pronto a ripartire.

Curato dall'associazione pedagogica socio culturale di Cagliari "Athanatos", l'evento si prepara a sbarcare in Europa, dopo essere approdato quest'anno a Milano e Roma. "È stato un successo insperato che ci inorgoglisce, soprattutto per l'adesione al progetto di altri numerosi Comuni, anche della Penisola. Il nostro grazie va a tutti i partner che ci hanno sostenuto e accompagnato in questa seconda edizione", afferma il presidente dell'associazione, Daniela Noli. 

Dal capoluogo sardo, dove la mattina del 30 ottobre hanno avuto inizio le celebrazioni, fino alla sera, lungo il percorso che si è snodato fra Mandas, Siurgus Donigala, Serri, Escolca, Gergei, Isili e Ussana. Con lo sguardo fiero delle donne sarde e le mani forti di chi coltiva la terra, sono state le donne imprenditrici di Coldiretti Sardegna a portare in spalla, lungo il Cammino, una copia della statua di San Saturnino ricostruita fedelmente dai ricercatori del Crs4 di Cagliari (servizio Innovazione e trasferimento tecnologico Sardegna ricerche) attraverso l'impiego di tecnologie laser scanner che hanno dato la possibilità agli organizzatori di preservare la statua originale.

Prima della partenza, alle 9, i festeggiamenti nella cattedrale di Santa Maria hanno preceduto la benedizione dello stendardo di San Saturnino e la liturgia delle reliquie, con la lettura della Passio a cura dell'attrice teatrale Rita Atzeri. Le celebrazioni sono poi proseguite con l'esibizione del coro polifonico “Cantores Mundi” diretto da Boris Smocovich. Gli onori militari - con il picchetto interforze - hanno dato inizio alla processione lungo il centro della città, con un corteo storico che si è snodato per le vie dei quartieri cagliaritani Castello e Villanova. Alle 10.30, nella Basilica di San Saturnino, la Santa Messa officiata dall’Arcivescovo Monsignor Arrigo Miglio ha suggellato le celebrazioni religiose arricchite dall'esibizione del coro "Studium Canticum" diretto da Stefania Pineider.

Dalle origini al futuro, partendo dai dieci chilometri dell'antico cammino - fra Isili, Gergei e gli altri piccoli centri della provincia di Cagliari legati al Santo - l'anno prossimo il Cammino raggiungerà nuove mete regionali e della Penisola, intercettando altri cammini religiosi come quello di san Benedetto da Norcia che si ricollega alla Via Francigena del Sud, nel Lazio, ma approderà anche in Spagna.

L'idea di promuovere l'antico cammino del martire cristiano nasce nel 2017 - su input del sindaco di Isili Luca Pilia - e con il coinvolgimento delle Diocesi di Cagliari e Oristano. "L'intento è quello di rafforzare la promozione della nostra Isola attraverso lo sviluppo di iniziative interregionali finalizzate alla valorizzazione dell'offerta turistica in ambito religioso - spiega Daniela Noli - esaltando inoltre percorsi, luoghi e paesi meno conosciuti nella Penisola e mettendo naturalmente in vetrina le eccellenze dei territori. A cominciare dai prodotti enogastronomici, il tesoro nel tesoro della Sardegna promosso negli stand Coldiretti Sardegna e Donne impresa Coldiretti Sardegna. L'obiettivo – conclude Noli – è creare un brand che dia nuove opportunità di lavoro soprattutto ai giovani, anche quelli che hanno dovuto lasciare la Sardegna per studiare o lavorare altrove, ma che potrebbero tornare nella loro Terra per aiutare la loro Terra a crescere”. San Saturnino, un santo "cagliaritano", decapitato il 304 d. C., quando aveva 19 anni, per essersi rifiutato di abiurare alla fede cristiana: lo svela uno dei massimi studiosi del martire cristiano, il salesiano don Giorgio Mameli, nel suo saggio "Saturnino civis Karalitanus". San Saturnino anche l'anno prossimo continuerà ad esportare la Sardegna con le sue tradizioni, comprese quelle di Cagliari e dei paesi sardi per ora coinvolti: Isili, Gergei, Mandas, Siurgus Donigala, Escolca, Serri, Ussana.