Rassegna Stampa

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Passeggiata al cimitero monumentale di Bonaria: la città della memoria dentro la città

Fonte: web Vistanet Cagliari
2 novembre 2018


Passeggiata al cimitero monumentale di Bonaria: la città della memoria dentro la città

giornata di commemorazione ai defunti sembra quasi doveroso proporre una passeggiata al cimitero più affascinante e ricco di storia di Cagliari: luogo mistico ed elegante, accoglie uomini qualunque sepolti accanto a personalità di spicco uniti nel viaggio verso l’aldilà

 
Dalla base del colle si estende fino alla sua cima, lassù regna il maestoso cimitero di Bonaria. È il camposanto più importante di Cagliari, necropoli silenziosamente presa d’assalto ieri, nella festività di Ognissanti e oggi,  nella giornata che commemora i defunti. L’ingresso principale si trova in piazza Cimitero, mentre un ingresso secondario è in via Ravenna, dietro l’omonima Basilica. Il complesso si estende in una superficie trapezoidale di oltre 7 ettari e con un perimetro di 1200 metri.
Luogo mistico ed affascinante, che conserva tombe marmoree di rara bellezza. La freddezza della pietra si scioglie nella dolcezza dei tratti scolpiti dai grandi artisti dell’epoca, emozioni che rimandano ad un tempo sospeso. Passeggiando tra le viuzze e i campi della città della memoria, immersa in una natura sempreverde a tratti incolta, è impossibile non soffermarsi a riflettere su questo luogo, ormai dismesso, che porta con sé centinaia di anime che riposano in pace.
L’origine del cimitero rimanda all’epoca della grave epidemia di colera che colpì Cagliari nel 1816 e che causò la morte di 583 persone, un numero che mise in crisi le consuete inumazioni all’interno di chiese o altri luoghi consacrati alla sepoltura. In seguito alle esigenze di ordine igienico-sanitarie e all’editto di Saint-Cloud (1804) emanato da Napoleone Bonaparte che imponeva la sepoltura dei morti fuori dalle mura cittadine, venne individuata la base del colle come sito adatto ad ospitare il nuovo cimitero. I lavori, a cura del capitano del Genio Militare Luigi Damiano, vennero completati nel 1828 e il camposanto venne benedetto il 28 dicembre dello stesso anno dall’arcivescovo Nicolò Navoni. L’espansione della città comportò ben presto successivi ampliamenti delle aree circostanti, uno di questi progetti fu affidato all’architetto Gaetano Cima, che studiò la serie di tombe che dalla base del promontorio salgono fino alla sua sommità.
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Cimitero di Bonaria 15 
A chiunque decida di farci visita, verrà svelato un percorso culturale intimo. La camminata tra rozze lapidi e sontuose cappelle regala un aspetto elegante, romantico e per niente lugubre: storie singolari, assenze colme di dolore, uomini qualunque sepolti accanto a personalità di spicco uniti nel viaggio verso l’aldilà. Dalle terrazze si nota il contrasto tra le effigie e gli epitaffi grigiastri alternati ai fiori sgargianti appena sbocciati. Il dedalo di sentieri poi sale, attraverso i ripidi gradoni “Cima” che regalano una vista spettacolare sul mare e sulla città vecchia.
Dalla seconda metà dell’Ottocento ai primi decenni del Novecento numerose sepolture vennero accompagnate da preziose sculture in una varietà di stili che spaziano dal neogotico al neoclassico e al liberty. Oggi il cimitero di Bonaria può essere considerato un museo a cielo aperto, colmo di opere di notevole importanza. Spiccano le creazioni di Giuseppe Sartorio, Giovanni Battista Trojani, Agostino Allegro, Giovanni Pandiani e molti altri. Da notare anche le opere dei pittori Guglielmo Bilancioni, Domenico Brusci e Filippo Figari. Inoltre, diversi personaggi illustri trovarono sepoltura a Bonaria: tra i più noti si ricordano il canonico archeologo Giovanni Spano, il tenore Piero Schiavazzi, il generale Carlo Sanna, lo storico sindaco di Cagliari Ottone Bacaredda e l’architetto Francesco Giarrizzo, autore della facciata della Cattedrale di Cagliari.
Nel 2011 il luogo santo venne dichiarato, dal Ministero per i beni e le attività culturali, “cimitero monumentale”. Oggi si svolgono attività di valorizzazione e di divulgazione del patrimonio storico e culturale con visite guidate, conferenze, laboratori che mantengono vivo un tesoro di memorie da fare conoscere sia ai cittadini cagliaritani che ai turisti.