VIA MEILOGU. Nella scuola materna
Il 24 agosto, una tempesta estiva ha fatto cadere due alberi nel'area giochi della scuola materna di via Meilogu distruggendola e rendendola inagibile da allora. Ieri il sit in dei genitori accompagnati dal consigliere comunale Alessandro Sorgia che ha sottolineato la situazione di degrado dell'istituto: «Questa è una scuola del terzo mondo. È evidente che certe situazioni siano sconosciute all'assessore e al sindaco. Avevo già segnalato il crollo e l'impossibilità per i bambini di giocare all'aria aperta. Nessuno è intervenuto, perciò abbiamo optato per un'azione più incisiva perché chi di dovere deve risolvere I problemi».
Ma non è solo l'area giochi a versare in uno stato di degrado. Tra i numerosi genitori intervenuti al presidio, Francesca Mingoia ha raccontato la situazione dei bambini: «I nostri figli sono rinchiusi nelle aule, sono in un androne comune dove devono stare tre classi. Immaginate la confusione. Se fosse possibile utilizzare il parchetto, potrebbero uscire a classi alterne e stare all'aria aperta. Invece alcuni giochi sono ormai danneggiati: in alcuni punti ci sono ferri taglienti che affiorano, decisamente pericolosi».
Le fa eco un'altra mamma, Noemi Tronu: «I bambini stanno tutto il giorno al chiuso, il parco è così da mesi: i nostri figli stanno perdendo le giornate migliori per usufruire dei giochi all'aperto».
La questione dell'area giochi però è solo la punta dell'iceberg denuncia Laura Vacca: «Qui c'è troppa immondezza. Siamo invasi dalle blatte, dai topi e dalle zanzare. Piano piano i genitori stanno portando via i propri figli da qui. La tettoia davanti all'ingresso non è sicura, c'è un altro albero di fronte all'area giochi con un ramo che penzola da giorni e che può cadere e ferire i bambini. Il cancello si chiude di scatto e alcuni cavi sono scoperti».
Dall'assessorato ai Lavori pubblici rassicurano: «Per oggi è stato programmato un sopralluogo dei tecnici per valutare nel dettaglio l'intervento. Per gli interventi di sfalcio del verde nei cortili degli edifici scolastici in generale, invece, si sta procedendo al bando».
Replica Sorgia: «Sopralluogo? Andava fatto prima perché gli alberi sono caduti in estate. Se non fossi intervenuto io con un'interrogazione per quanti altri mesi sarebbero rimasti lì?».
Giacomo Dessì