Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Isole ecologiche, tutto da rifare

Fonte: L'Unione Sarda
24 settembre 2018

Impatto ambientale: la bozza del Comune non supera l'esame della Soprintendenza

 

 

Il piano per la raccolta di rifiuti a Castello, Marina e Stampace 

 

 

Rispedita al mittente. La prima bozza del progetto per la realizzazione delle isole ecologiche che dovranno servire i quartieri di Castello, Marina e Stampace è tornata all'assessorato comunale all'Igiene del suolo che ora sta procedendo a fare le correzioni richieste dalla Soprintendenza ai beni architettonici e culturali.
IL TAVOLO I tecnici del Municipio avevano previsto la costruzione di cinque grandi aree in altrettanti punti nevralgici dei rioni storici della città dove, attraverso l'uso di una tessera elettronica, i residenti dovranno conferire i rifiuti differenziati. Dopo il necessario passaggio sul tavolo della Soprintendenza - in una fase preliminare dell'iter di approvazione - le aree verranno ridotte per numero e dimensioni, proprio per evitare il sorgere di depositi che abbiano un impatto ambientale troppo forte.
LE MISURE Tra i palazzi più antichi, le attività commerciali e i ristoranti infatti sarebbero dovuti sorgere dei blocchi di tre metri di larghezza e due metri di profondità e altezza. Per coprire le batterie di cassonetti era stata prevista la posa di pannelli colorati. Insomma, i depositi non sarebbero passati del tutto inosservati. Da qui il suggerimento di riprendere in mano le carte e studiare una soluzione migliore. Sul punto la nuova sovrintendente Maura Picciau preferisce non dare troppe informazioni. «C'è un'interlocuzione tecnica in corso volta al contenimento dell'impatto ambientale e a garantire l'uso delle migliori tecnologie disponibili per assicurare le migliori condizioni. C'è stata un'apertura da parte dei tecnici comunali alle indicazioni che sono state date e siamo in attesa del progetto definitivo».
La questione riguarda più di 2.400 famiglie nei soli quartieri di Marina e Castello quelli per i quali la raccolta porta a porta è apparsa una strada impraticabile a causa delle loro caratteristiche architettoniche. Ora, poiché il progetto definitivo non è ancora stato riconsegnato e serviranno i tempi tecnici perché possa ricevere il via libera è ragionevole ipotizzare un ritardo nell'avvio della nuova campagna. In base al programma annunciato a più riprese dall'assessora Claudia Medda, infatti, l'intera città sarebbe dovuta passare al nuovo tipo di raccolta entro la fine dell'anno. L'assessora Medda rassicura sui tempi: «Fin dall'inizio avevamo detto che Marina, Castello e Stampace sarebbero stati gli ultimi nei quali avviare la nuova campagna per la raccolta dei rifiuti. Mancano ancora i quartieri di San Benedetto e Sant'Elia. Nel frattempo procediamo con il resto della città».
LA QUINTA FASE Il prossimo passo sarà l'attuazione della quinta fase della differenziata. Dopo la pausa estiva, sono ripresi gli incontri con i cittadini e anche quelli tra i tecnici della De Vizia, la società che ha vinto l'appalto, e quelli del Comune per mettere a punto i dettagli. Lunedì nel liceo classico Siotto si è svolta un'assemblea con i residenti del quartiere di Sant'Avendrace che saranno coinvolti nel prossimo step..
LE PERCENTUALI I calcoli fatti dagli uffici dell'assessorato all'Igiene del suolo incrociati con quelli del Servizio tributi hanno consentito di stilare un bilancio positivo della campagna. Finora la raccolta dei rifiuti porta a porta ha raggiunto il 47,62 per cento del territorio comunale con 39.513 utenze (36.378 private e 3.135 attività commerciali) e ha portato alla registrazione di 11 mila nuovi utenti con un'evasione recuperata di due milioni e 300 mila euro.
Mariella Careddu