Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Gli abusivi del suolo pubblico

Fonte: L'Unione Sarda
24 settembre 2018

COMMERCIO. Per i trasgressori dieci giorni di chiusura e niente concessioni per 18 mesi

 

Un terzo delle attività controllate non aveva le autorizzazioni 

 

 

Dieci giorni di chiusura e un anno e mezzo senza poter chiedere la concessione del suolo pubblico. Un provvedimento duro che colpisce un terzo delle attività commerciali che hanno ricevuto la visita dalla Municipale. Dal primo bilancio dei controlli di questi mesi emerge che su oltre settanta attività commerciali passate al setaccio ci sono già 23 provvedimenti drastici in mano al settore Attività produttive. Questa stangata riguarda le attività che hanno occupato il suolo pubblico senza aver chiesto l'autorizzazione, a prescindere dall'entità dell'abuso.
STANGATA PER TUTTI C'è chi occupava due metri quadri di marciapiede con le casse di frutta e chi ne occupava trenta con tavolini e sedie. «A luglio sono venuti i vigili e hanno rilevato che avevamo sistemato le casse di frutta sul marciapiede - racconta Paolo Tistis, titolare di “Vado di frutta” in via Cugia - per quanto fosse abbastanza largo e non creassimo problemi, abbiamo pagato la giusta sanzione e pensavamo fosse chiusa lì». Invece ora arriva il provvedimento del Suape con la chiusura forzata di dieci giorni. «Un brutto colpo per noi, abbiamo solo frutta e verdura e dover restare chiusi per così tanto tempo ci crea un danno che, a mio modo di vedere, è spropositato rispetto all'errore che abbiamo commesso».
Stessa sorte per i dirimpettai della Bottega di Emma. «Hanno messo a verbale che occupavamo due metri di marciapiede, ma mi sono rivolta all'avvocato perché lo spazio era minore - commenta la titolare Debora Porcu - abbiamo pagato la sanzione, ma spiace che non ci abbiano avvisato subito di quali fossero le conseguenze». Altri due provvedimenti arrivati negli ultimi giorni con chiusura forzata e stop alla concessione riguardano la caffetteria Soul di via Scano che occupava 4 metri di marciapiede con due tavolini e sei sedie e il Bar Tolomeo di piazza San Bartolomeo che occupava 30 metri quadri con 7 tavoli, 28 sedie, due ombrelloni e 20 fioriere.
«FAREMO CORREZIONI» «Era importante partire col nuovo regolamento, anche per sperimentare sul campo le nuove regole - commenta l'assessora alle Attività produttive Marzia Cilloccu - ora c'è la possibilità di fare modifiche e correzioni, forse anche per casi di questo tipo. Tutto si può migliorare e siamo qui per questo: abbiamo preso nota delle osservazioni e delle criticità e a breve le condivideremo con le associazioni di categoria e la commissione consiliare». Dopo il caos dell'anno scorso, con bar e ristoranti senza autorizzazioni in piena stagione turistica e vigili che facevano i controlli, è arrivato il nuovo regolamento e questo è stato l'anno zero. «Ora tutto sta entrando a regime - assicura l'esponente della Giunta Zedda - entro il 30 settembre si può chiedere l'autorizzazione per occupare il suolo pubblico ed entro il 31 dicembre tutti avranno le concessioni per il 2019».
CONTROLLI E SANZIONI L'articolo 18 del regolamento sull'occupazione di suolo pubblico approvato a maggio dal Consiglio comunale è quello che indica le sanzioni per i trasgressori. Fino all'inizio di questa settimana erano già 10 i provvedimenti chiusi per l'occupazione abusiva e altri 13 sono ancora da chiudere, su poco più di settanta controlli fatti dalla Municipale. «I controlli non riguardano solo la movida, per una corretta applicazione del regolamento si stanno controllando tutte le occupazioni perché era necessario dare un segnale tangibile - conclude Marzia Cilloccu - è tutto un percorso condiviso e siamo vicini a trovare il giusto equilibrio tra le esigenze dei commercianti e i diritti dei residenti».
Marcello Zasso