Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Congelato l'accordo Comune-Regione

Fonte: L'Unione Sarda
7 aprile 2008

Dopo la consegna di due avvisi di garanzia a due dirigenti del Comune per presunti abusi sul parco di Tuvixeddu
Floris è furibondo: «In viale Trento sono stati sleali»
Paolo Zoccheddu, capo della Pianificazione del territorio e Giancarlo Manis, funzionario, hanno ricevuto avvisi di garanzia per presunti abusi nella realizzazione delle fioriere nel parco di Tuvixeddu.L'inchiesta è stata avviata all'inizio del mese ma solo ieri mattina Paolo Zoccheddu, capo area del servizio Pianificazione del territorio e Giancarlo Manis, un funzionario tecnico dell'ufficio, sono stati consegnati gli avvisi di garanzia per presunti abusi nella realizzazione delle fioriere nel parco archeologico sul colle di Tuvixeddu. La notizia ha provocato un terremoto in Comune. Emilio Floris ha invitato la maggioranza a congelare l'iter dell'Accordo di programma firmato una settimana fa da lui e Renato Soru (sulla riqualificazione di sant'Elia, il museo Betile e la realizzazione del Campus universitario) che il Consiglio avrebbe dovuto ratificare entro un mese. BLITZ IN COMMISSIONE «Sono venuti meno la lealtà e il dialogo», ha chiarito il sindaco, infuriato, ieri mattina durante la seduta della commissione urbanistica convocata proprio per iniziare a studiare l'accordo. «Ho chiesto all'assemblea che il percorso consiliare riprenda solo quando la Regione presenterà atti formali, e non studi». Salta, dunque, il tavolo del confronto, si allontana quel clima di dialogo istituzionale che si era instaurato qualche settimana fa dopo le polemiche degli anni scorsi. Ma la mossa di Floris ha anche un altro scopo: serve a calmare le scheggie impazzite della sua maggioranza - su tutti An e Udc - sempre più insofferenti verso qualunque forma di dialogo con Soru e che due giorni fa, in una seduta interlocutoria del Consiglio, avevano espresso tutto il malumore per l'accordo ventilando un possibile voto contrario. MANCA LA LEALTÀ Ma perché Floris mette in relazione Tuvixeddu e Sant'Elia? «Firmando l'accordo, una settimana fa, ho cercato di dimostrare che le amministrazioni devono dialogare, non denunciarsi», spiega. «Non è tollerabile che su un problema banale legato alle fioriere del parco anziché riunirsi e dirsi “questo non va bene” si mandi la forestale e si presentino esposti alla procura. A questo punto, siccome anche gli atti dell'ultimo Accordo di programma sono generici, aspettiamo che vengano definiti meglio e poi, quando avremo i progetti, firmeremo». Vero è che è stato lui a firmare l'Accordo di programma e, non procedendo, sarebbe inadempiente. «Non è così: io ho firmato un atto politico, il Consiglio, deliberando, avvia un processo amministrativo che, se non è rigoroso, non può andare avanti. Io all'aula ho chiesto fiducia su quell'Accordo, di cui condivido i contenuti, ma ora che so di non avere un interlocutore inaffidabile, non posso ribadire la mia richiesta». La conseguenza di questo stop potrebbe essere pesante perché, in assenza di variante urbanistica (prevista dall'accordo), viale Trento potrebbe perdere il finanziamento di 20 milioni di euro che il ministero dei Beni culturali ha garantito per il museo Betile nell'ambito dei festeggiamento dell'Unità d'Italia. OPPOSIZIONE ALL'ATTACCO L'invito del sindaco ha irritato l'opposizione. «Un atto incomprensibile ai cagliaritani e alla collettività sarda, visti i rilevanti aspetti sociali ed economici dell'intera vicenda», hanno tuonato Claudio Cugusi (Prc_Se), Ninni Depau, Andrea Scano, Marisa Depau e Giorgio Cugusi del Pd e Gialeto Floris (Idv). «Il fatto che un dirigente e un funzionario del Comune siano indagati nell'ambito di un'inchiesta penale aperta da tempo sui lavori pubblici a Tuvixeddu, nulla ha e deve avere a che fare con la decisione politica del Comune e della Regione di riqualificare con risorse finanziarie ingenti e col concorso dello Stato un'area della città caratterizzata da un grande disagio sociale».AN ALL'ATTACCO Alleanza nazionale, che esprime solidarietà agli indagati, ha un'altra idea: «Alla Regione interessa solo Betile, atteso solo dalla super-casta dei consulenti e dei progettisti di corte», attacca il capogruppo Alessandro Serra, «e non il vero recupero del rione Sant'Elia, atteso dalla cittadinanza e su cui, contrariamente al Betile, non c'è niente di concreto ma solo un discutibilissimo master-plan».L'INCHIESTA L'inchiesta penale, condotta dal pm Daniele Caria, ha avuto origine dai rilievi del nucleo di polizia giudiziaria del Corpo forestale e di vigilanza ambientale i cui agenti, nel corso di controlli sul colle, hanno scoperto enormi fioriere a ridosso delle tombe non previste, secondo l'accusa, dal progetto originale. Da qui gli avvisi di garanzia al funzionario che segue i lavori, realizzati e pagati da un'impresa privata, e al suo responsabile, il numero uno della Pianificazione del territorio.FABIO MANCA