Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Noi, prigionieri del quartiere» Slitta la fine dei lavori per gli ascensori: rinvio di 40 giorni

Fonte: L'Unione Sarda
19 settembre 2018


CASTELLO.

Nasce un nuovo comitato contro isolamento, transenne e incompiute

«Noi, prigionieri del quartiere» Slitta la fine dei lavori per gli ascensori: rinvio di 40 giorni 


Servono più soldi e più tempo per i nuovi ascensori di Castello. Nel dettaglio: occorrono 82 mila euro in più e altri 40 giorni per correggere alcuni problemi legati alla sicurezza e per modificare «il rivestimento del vano ascensore» come indicato nel parere della Soprintendenza. In base alla determina firmata dal dirigente del servizio Mobilità, Infrastrutture viarie del Comune bisogna ritoccare l'iniziale stima di un milione di euro per 120 giorni di lavori.
Una brutta notizia che annuncia il protrarsi di un disagio che colpisce in particolare i residenti del quartiere storico che in questi giorni sono al lavoro per organizzare un flash mob con il quale presentare il conto al Comune.
IL FLASH MOB Il 29 settembre si ritroveranno in piazza Costituzione con un elenco di argomenti da scandagliare. «Ci avevano promesso che la scalinata del Bastione sarebbe stata aperta per l'estate», attacca Rebecca Lewis anima del nuovo comitato Casteddu de Susu. «Abbiamo chiesto che riaprissero via Mazzini e ci avevano detto che sarebbe stata una chiusura temporanea, invece non è cambiato nulla e l'unica via d'uscita per noi che viviamo qui è un parcheggio che ha al centro una transenna: è un quartiere-prigione». E ancora: «La piazza davanti alla scuola di Santa Caterina è chiusa da un tempo immemorabile e crea disagio a tutti, compresi i bambini che frequentano l'istituto».
L'ISOLAMENTO Castello è un mondo a parte rispetto alla città bassa, ha peculiarità tutte sue ma anche difficoltà che lo isolano dagli altri quartieri. L'estenuante attesa per i nuovi ascensori e le modifiche alla viabilità che hanno intrappolati i residenti sono tra i problemi più sentiti a Casteddu 'e susu .
«Chiediamo la riapertura di via Mazzini, ascensori funzionanti, accessibilità nel quartiere e risposte su perché il Comune non abbia rispettato neanche una scadenza (vale per la riapertura della scalinata del Bastione, per gli ascensori, per via Mazzini e per altro», aggiunge la rappresentate del neonato comitato, «per attirare di nuovo l'attenzione su Castello, abbiamo pensato a un flash mob con il tema Colazione da Tiffany, ovvero Breakfast at Transenna's , per attirare l'attenzione sulla protesta. Per presentarlo consegneremo il volantino in ogni abitazione di Castello».
IL NUOVO COMITATO Il volantino servirà per promuovere l'evento, ma anche per presentare questi abitanti che hanno deciso di alzare la voce.
«Siamo un gruppo di residenti nel quartiere, professionisti, impiegati, commercianti, artisti, insegnanti, musicisti, giornalisti, bambine e bambini - si legge nel volantino - il comitato Casteddu de Susu è una libera associazione che si propone di valorizzare le ricchezze e le potenzialità storico-culturali, paesaggistiche ed economiche del quartiere di Castello». Non sarà difficile per il comitato raccogliere consensi tra in residenti, il malcontento a Castello è molto forte.
IL DEGRADO «L'incuria e l'abbandono che hanno reso il quartiere isolato dal resto della città, ostaggio di transenne ed eterni lavori in corso, fermi da decenni - sono i punti chiave denunciati dagli organizzatori del flash mob - di giorno il rione invaso da onde di turisti in cerca di servizi inesistenti e di notte in balia di quella movida che non trova sfogo nei quartieri vicini; un posto dove la possibilità di entrare e uscire dal quartiere per i residenti è ormai un'impresa titanica, una discarica alternativa di rifiuti che non trova confronti in altre parti della città».