Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Infopoint conteso: decide il Tar Ricorso contro la gara da 500mila euro per lo sportello di via Roma

Fonte: L'Unione Sarda
19 settembre 2018

TURISMO.

L'aggiudicazione del servizio potrebbe saltare. L'assessora: tutto ok, parte a novembre

Infopoint conteso: decide il Tar Ricorso contro la gara da 500mila euro per lo sportello di via Roma 

È finito sul tavolo dei giudici del Tar l'appalto quadriennale da 500mila euro per la gestione degli infopoint turistici comunali. Una delle società partecipanti, la cooperativa sociale Semata, ha infatti ricorso contro l'esito della gara vinta dall'associazione culturale Orientare, che in città già gestisce alcuni beni culturali come la Torre dell'Elefante e i musei civici.
LA CAUSA Secondo la tesi dei legali della ditta perdente, i “rivali” non erano infatti in possesso di tutti i requisiti per partecipare richiesti dal bando, in particolare una sufficiente esperienza tecnica nel settore specifico dell'informazione turistica. Una controversia che ha fatto slittare prima l'aggiudicazione e in seguito anche la stipula del contratto con Orientare, che adesso è prevista per il primo novembre. Nel frattempo dovrebbe però pronunciarsi anche il Tar, che ha fissato l'udienza di merito agli inizi di ottobre. E nel caso il ricorso venisse accolto, la gara potrebbe essere annullata.
INFOPOINT E NUOVO BANDO Semata è una coop con sede a Dolianova che aveva vinto il precedente appalto, scaduto nel settembre del 2017 e attualmente in proroga, per la gestione dell'unico punto d'informazione turistica comunale ancora aperto, cioè quello all'interno del Municipio di via Roma dove oggi lavorano 5 operatori e che ha numeri importanti, quasi 100mila utenti all'anno. Nel nuovo bando, scaduto lo scorso febbraio, è stata ampliata la gamma di servizi da offrire agli utenti: oltre alla gestione dello sportello di via Roma, si prevede infatti un'intensa attività di cosiddetto back office , cioè «animazione, valorizzazione e implementazione sia dei contenuti del portale turistico, sia delle aree tematiche del sito istituzionale del Comune dedicate al turismo e alla promozione del territorio» «nonché tutta l'attività di studio e ricerca finalizzata a organizzare e potenziare l'attività di front office e di promozione anche via web».
IL CONTENZIOSO Già a marzo, cioè prima del verdetto, Semata si era rivolta al Tar sostenendo che le due contendenti (oltre a Orientare ha partecipato anche la Vaalch srl) non avessero tutti i requisiti previsti dal bando. L'iter però non si era fermato e il 25 maggio la commissione aggiudicatrice aveva espresso il suo verdetto, indicando come vincitrice l'associazione Orientare. A quel punto è scattato il secondo ricorso ai giudici amministrativi da parte della coop di Dolianova, che non ha però ottenuto la sospensiva dell'aggiudicazione. A frenare ci ha pensato comunque il Comune, che dopo aver svolto degli accertamenti in autotutela senza trovare risconto alle lagnanze della Semata, ha deciso di rinviare l'avvio del nuovo servizio al primo novembre.
L'ASSESSORA «Non posso e non voglio entrare nel merito del contenzioso che stanno seguendo gli uffici - è il commento dell'assessora al turismo Marzia Cillocco - ma so che la procedura di aggiudicazione è andata a buon fine e non dovrebbero esserci sorprese. Per noi l'appalto è valido e abbiamo scelto di aspettare a novembre per il subentro del nuovo gestore in modo da evitare disguidi nel pieno della stagione estiva». Quanto al fatto che nel bando sia prevista la futura apertura di un altro infopoint in città o comunque nell'area metropolitana, l'assessora spiega: «L'abbiamo fatto per non precluderci la possibilità, in futuro vedremo. Al momento un infopoint ben strutturato crediamo sia sufficiente perché nell'epoca del digitale i turisti si informano autonomamente su internet, ma non escludiamo di attivare anche delle collaborazioni con i privati per implementare il servizio». Insomma, Cagliari città turistica, da tempo diventata meta privilegiata di croceristi spesso piuttosto in là con gli anni, avrà dunque un solo infopoint pubblico che costerà 140mila euro all'anno.
Massimo Ledda