Il sovrintendente annuncia che i locali serviranno anche per la formazione dei giovani

«Valorizzeremo la professionalità di tecnici e artisti»

«Stiamo lavorando in piena sintonia e trasparenza con il Comune e i Vigili del fuoco per rispettare il programma e consegnare il Piccolo teatro fra non molto». Sembra passata una vita dagli scontri senza esclusione di colpi tra Ente lirico e Palazzo Bacaredda. Claudio Orazi, dal 3 dicembre 2015 sovrintendente in via Sant'Alenixedda, ha un entusiasmo encomiabile. «Il mio compito è aprire quella struttura». Ha tempo sino al 2020, quando scadrà il suo mandato, ma annuncia tempi brevissimi: «Siamo davvero vicini al traguardo». Le difficoltà non mancano. «Il Teatro lirico va avanti da 25 anni senza il certificato antincendio, sempre e solo con deroghe. Vuol dire che per ogni spettacolo è necessario un rafforzamento delle squadre dei pompieri, con un notevole aumento dei costi».
Una volta ottenuti i nulla osta, come sarà impiegato il Piccolo teatro? «La nuova struttura ci consentirà di valorizzare le professionalità di artisti e tecnici. I nuovi laboratori saranno il luogo ideale per la formazione dei giovani che stanno studiando nelle Accademie di belle arti. Lo spazio - aggiunge il sovrintendente - dovrebbe avere un rapporto con le associazioni culturali, deve essere un anello di collegamento con il territorio». (a. a.)