Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Mancati incassi dai biglietti: l'Arst chiede due milioni al Ctm

Fonte: L'Unione Sarda
31 agosto 2018

METRO.

Scontro sulla spartizione dei titoli di viaggio integrati. Vertice alla Regione

Mancati incassi dai biglietti: l'Arst chiede due milioni al Ctm

L'Arst chiede due milioni di euro al Ctm per incassi mai ricevuti su biglietti e abbonamenti integrati. La società che gestisce i trasporti pubblici del capoluogo e che emette e incassa il corrispettivo dei titoli di viaggio utilizzabili sia sui bus che sulla metro, non avrebbe versato quanto dovuto nelle casse dell'Azienda regionale sarda trasporti, che ha in gestione la metropolitana di superficie. La lettera di sollecito firmata dall'amministratore unico di Arst Chicco Porcu ha avuto l'effetto di uno tsunami estivo. Roberto Porrà, neo presidente del Ctm, prende tempo e rimanda eventuali contrattazioni a un incontro con l'assessorato regionale ai Trasporti.
LA RICHIESTA Su biglietti e abbonamenti integrati (utilizzabili sia sui bus Ctm che sulla metro Arst) regna da sempre la confusione. Non è mai stato chiarito come devono essere spartiti tra le due aziende gli introiti. I contabili della metropolitana di superficie, nel report riferito all'anno scorso, calcolano crediti per 2.248.544 euro verso il Ctm, relativi al rimborso della quota spettante per la metro leggera riferiti al triennio 2014/2016. Una cifra dalla quale l'Arst ha poi stornato 180 mila euro, somma che il Ctm, non è chiaro su quale base, ha versato come acconto per due anni all'azienda regionale. Troppo pochi per Porcu che ne chiede almeno 600 mila all'anno. Ma su quale principio è stato fissato il totale? «Abbiamo fatto una ricerca scientifica», afferma Chicco Porcu. «Sono stati intervistati oltre 1.800 passeggeri della metro per capire il loro comportamento e l'utilizzo dei titoli di viaggio integrati che, è bene ricordarlo, può vendere esclusivamente il Ctm». Non sarà facile ottenere quei soldi. «Sono obbligato a richiederli per evitare di incorrere in irregolarità. A me - precisa Porcu - interessa definire una procedura di spartizione condivisa. Mi chiedo perché il criterio di suddivisione non sia stato attivato prima del mio arrivo». L'amministratore unico è anche disposto a chiudere un occhio. «Stiamo chiedendo conto solo delle competenze del 2016 e 2017, esercizi sui quali ho la responsabilità dei bilanci, anni in cui i viaggiatori, con la nuova linea San Gottardo - Policlinico, sono raddoppiati, raggiungendo quota 2,5 milioni». L'accordo con Ctm non sarà semplice. «Sto cercando un punto di caduta. I rapporti con loro sono ottimi, non credo che la società contesti la cifra, ottenuta, ribadisco, in modo scientifico».
IL CTM FRENA La strada per raggiungere l'intesa non sembra affatto in discesa. Roberto Porrà, dal 9 agosto alla presidenza della società di viale Trieste, tira il freno a mano. «Al momento non è vigente alcuno strumento che disciplini le modalità di ripartizione tra Arst e Ctm dei ricavi dai titoli di viaggio validi su Metrocagliari». Roberto Porrà vuole anche capire meglio il metodo scientifico utilizzato dall'Arst. «Ciascuno ha la più ampia libertà di supportare le proprie valutazioni attraverso stime e studi prodotti per proprio conto; ma è solo a valle della sottoscrizione di un protocollo formalmente condiviso che possono determinarsi gli obblighi in capo a ciascuna azienda». Più chiaro di così: quella stima non ha alcun valore. «Questo rilevante tema sarà prossimamente oggetto dell'attenzione del nuovo cda di Ctm».
LA REGIONE Ora la vicenda si sposta alla Regione dove le due società tenteranno di elaborare i criteri di ripartizione dei ricavi. La settimana prossima - fa sapere Porrà - è in programma un incontro sul tema convocato dall'assessore dei trasporti Carlo Careddu.
Andrea Artizzu