Rassegna Stampa

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MUSICA, Dal 29 luglio il festival “L’Isola della musica” a Tonara, Pula, Pau, Tempio, Quartu Sant’El

Fonte: web Ad Maiora Media
30 luglio 2018

MUSICA, Dal 29 luglio il festival “L’Isola della musica” a Tonara, Pula, Pau, Tempio, Quartu Sant’Elena e Cagliari


Domenica 29 luglio, partirà da Tonara il festival di musica popolare “L’Isola della musica”, ideato e organizzato dal Teatro Actores Alidos: sul palco l’Orchestra popolare sarda, il Coro polifonico femminile di Tonara, Raffaello Simeoni Trio e New Karalis.

Il Festival si svolgerà fino al 21 dicembre e coinvolgerà sei comuni (oltre a Tonara, Pula, Pau, Tempio, Quartu Sant’Elena e Cagliari) e si esibiranno 24 gruppi, per un totale di oltre 150 musicisti. Dopo la prima data, seguiranno le tappe del 19 agosto a Pula, 28 agosto a Pau , 11 novembre a Tempio, 24 novembre a Quartu Sant’Elena e del 21 dicembre a Cagliari. Tra gli artisti che parteciperanno al festival “L’Isola della musica”, i Tenores di Bitti, Beppe Dettori (storica voce dei Tazenda), gli Actores Alidos, il gruppo dei Cordas e Cannas e gli eclettici Sikitikis.

“L’Isola della musica – ha spiegato Gianfranco Angei, regista e fondatore della Compagnia teatrale – è un festival musicale policentrico, diffuso nel territorio isolano con l’obiettivo di promuovere, valorizzare e diffondere le molteplici espressioni della musica popolare, accomunate non da esigenze commerciali ma dall’impegno, da necessità espressive, dal bisogno di comunicazione. Lo spirito del Festival è quello di mettere a confronto le varie sonorità strumentali e vocali, che sappiano trovare anche uno sviluppo musicale personale e innovativo per creare emozioni, stimoli intellettuali e creativi, avvenimenti artistici”.

 

Il progetto è finalizzato a mettere in luce alcuni dei talenti del territorio sardo e nazionale, creando eventi con l’intento di coinvolgere un pubblico vasto ed eterogeneo. Si spazierà dalle caratteristiche e suggestive sonorità delle launeddas a quelle delle zampogne, si potranno ascoltare le melodie degli organetti e i suoni dei marranzani siciliani, assistere alle esibizioni delle bande, delle orchestre e dei cantanti.

“Si vuole favorire un confronto e un’interazione diretta tra le giovani realtà e quelle dei ‘maestri’, ma anche tra le varie forme musicali come il canto, le bande, i differenti strumenti ampiamente diffusi e quelli caratteristici di specifici territori, ovvero quegli strumenti etnici che caratterizzano l’identità culturale dei popoli e che, spesso, affondano le proprie radici in tempi antichissimi, perpetuando una tradizione mai interrotta e mettendone in risalto la sua anima più vera”. Ci saranno anche iniziative collaterali, come laboratori, workshop, masterclass, incontri, mostre e proiezioni di video etnomusicali. (red)