Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Alga tossica, primo effetto: la spiaggia resta semideserta

Fonte: L'Unione Sarda
23 luglio 2018

CALAMOSCA. Una mattina sull'arenile a 24 ore dall'allarme lanciato dal Comune

Alga tossica, primo effetto:la spiaggia resta semideserta

Il contraccolpo è evidente. Calamosca, ore 12,20, la prima conferma che non è un sabato qualunque arriva dai tanti parcheggi liberi. Per la seconda basta dare un'occhiata alla spiaggia: decisamente più vuota rispetto ai soliti fine settimana. È l'effetto dell'allarme alga tossica lanciato venerdì dal Comune. Nessun divieto, ma il consiglio di scegliere altri arenili in attesa dei prossimi controlli già fissati per lunedì, ma in tanti se ne fregano.
GLI IRRIDUCIBILI «Guardi, sono appena uscito dall'acqua e le assicuro che sto benissimo. Almeno per ora», scherza Claudio Sanna. «Preoccupato? E perché dovrei? Se ci fosse un pericolo effettivo avrebbero chiuso la spiaggia o perlomeno messo un cartello», osserva indicando l'assenza di qualsiasi tipo di prescrizione.
E sono in tanti a pensarla allo stesso modo. «Se ci fosse un pericolo effettivo suppongo che il sindaco avrebbe emesso un'ordinanza con il divieto di balneazione, per cui per il momento ci godiamo serenamente il mare», commenta Manuela De Cortes.
Alessandra Franco annuisce: «Attendiamo l'esito dei prossimi controlli, se dovesse risultare un reale rischio per la salute ovviamente cambierò spiaggia». Maria Grazia Trincas va anche oltre: «Tutte scemenze, queste alghe tossiche sono in fondo, mica nel bagnasciuga», dice con assoluta convinzione. «In ogni caso ho già fatto dieci bagni, se fosse vero che sono tossiche sarei già morta». Tra gli irriducibili c'è anche Giada Depau: «Ho notato che c'è molta meno gente rispetto al solito, ma non mi pare che qualcuno abbia mostrato sintomi preoccupanti», sottolinea. «Personalmente non ci credo».
I TURISTI Una coppia milanese di mezza età arriva a Calamosca ignara del pericolo alga. Ma basta qualche secondo per documentarsi su internet per decidere di fare dietrofront. «Microalga tossica? Non ne sapevo niente», ammette Antonio Puddu. «Io sono un uomo di mare e non credo molto a questa statistiche. Certo, bisogna essere prudenti ma basta poco per farsi travolgere da inutili psicosi».
BOCCHE CUCITE Nessun commento da parte del personale che lavora nell'unico chiosco presente sulla spiaggia («Non mi interessa rilasciare alcuna dichiarazione»), in compenso Mauro Vendetti, romano, in vacanza insieme alla moglie, parla senza alcun problema: «Ho saputo di questo allarme, anche venerdì ero qui», racconta. «Qualche giorno fa ho notato della schiumetta in acqua ma non so se in qualche modo possa ricollegarsi a questa vicenda dell'alga tossica. A prescindere da questo è il nostro ultimo giorno di vacanza, e questo posto è troppo bello per rinunciarci. Alga o non alga».
Sara Marci