Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Spesa a basso costo con i nuovi Gas

Fonte: L'Unione Sarda
20 luglio 2009

Le Acli hanno costituito un nuovo organismo. Si compra direttamente dai produttori

Risparmi per chi aderisce ai Gruppi d'acquisto solidale

In città nasce un Gruppo d'acquisto solidale, per abbattere i costi dei consumatori.
Da due settimane, quaranta famiglie di Cagliari e dintorni stanno sperimentando un modo nuovo per fare la spesa in tempo di crisi, risparmiando denaro, abbattendo le distanze tra produttore e consumatore e riscoprendo i prodotti coltivati a due passi da casa. La loro soluzione alla recessione globale si chiama Gas, Gruppo di acquisto solidale, ed è il frutto di un'avventura che le Acli sarde hanno deciso di portare nell'Isola, dopo i primi successi registrati nel resto d'Italia. Cominciando proprio da Cagliari e, in particolare, dal circolo Antonio Lattuca, che affonda le sue radici nel quartiere popolare di Is Mirrionis.
Una sfida piuttosto ambiziosa, quella targata Acli, che nasce con lo scopo di diffondere, grazie all'incontro tra i produttori e le famiglie, un modello di consumo capace di premiare le migliori produzioni a chilometro zero (abbattendo l'uso di carburanti e il conseguente inquinamento) e di far risparmiare denaro (in cambio di una quota associativa di 10 euro) a chi è già stretto tra la spesa, il mutuo e le bollette. Riscoprendo uno strumento, il Gas, nato nel Nord Italia, agli inizi degli anni novanta, proprio contro un certo consumismo, considerato eccessivo e alla lunga dannoso.
COME FUNZIONA Il meccanismo del gruppo di acquisto solidale ora rispolverato a Is Mirrionis, d'altronde, è semplice e richiede poco tempo. È il circolo stesso a mandare alle famiglie, ogni lunedì via mail (ma si può ritirare anche in sede), il listino aggiornato dei beni disponibili (freschi) con i relativi prezzi e a spedire ai fornitori, entro il martedì sera, l'ordine cumulativo di tutti gli associati. I consumatori devono solo compilare la loro lista della spesa e poi recarsi, il giovedì dalle 17 alle 20, nella sede di via Is Mirrionis 43, per il ritiro delle cassette. Appena arrivate e garantite da un accordo che «le Acli», precisa il presidente Maurizio Fanzecco, «hanno stipulato sia con l'Asab (Associazione sarda agricoltori biologici) che con l'Uimec (Unione italiana mezzadri e coltivatori diretti)».
GLI SCONTI E i risparmi, confrontando il listino Acli con il monitoraggio dei prezzi effettuato dal Comune a giugno, sono sensibili, sia sui prodotti biologici che su quelli tradizionali. Con le cipolle fresche a 1,30 euro il chilo (contro 2,05), le melanzane biologiche a 1,04 euro (contro le tradizionali a 1,84), le pesche a 1,30 (contro 2,50), i pomodori da insalata a 1,50 (contro 1,83), l'olio extravergine bio a 5,20 il litro (contro 6,50). «Sconti non ancora altissimi», spiega Cinzia Muscas, segretaria organizzativa insieme a Luisa Vargiu, «ma comunque preziosi, se sommati l'uno con l'altro, e su prodotti che finalmente durano e tornano ad avere il sapore di una volta. Non come certa frutta che compri a prezzi stracciati e poi butti perché non sa di nulla o dopo due giorni fa la muffa».
QUALITÀ La convenienza, dunque, c'è, sia sui prezzi che sulla qualità dei prodotti e gli associati al Gas Lattuca, per questo, sono in continua crescita. «A me ormai tocca fare la spesa anche per parenti e amici», racconta ad esempio Giuseppe Spanu, aderente della prim'ora, «perché la voce si è sparsa in fretta. I miei figli, poi, sono vegetariani, quindi in casa non facciamo difficoltà a consumare tanta frutta e verdura». «I prezzi sono ottimi e l'idea di ridurre la catena alimentare è davvero interessante», conferma Luciano Sannito, che ha aderito da poco al Gas. «Si risparmia, si mangia meglio e s'inquina meno. Cosa volere di più?». A giudicare dal continuo arrivo in via Is Mirrionis di nuovi associati, magari in avanscoperta per conto di amici e familiari, la domanda se la pongono in molti.
LORENZO MANUNZA

19/07/2009