Rassegna Stampa

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Cagliari, movida azzoppata e piazze a numero chiuso: “A rischio duemila posti di lavoro”

Fonte: web Castedduonline.it
9 luglio 2018

Cagliari, movida azzoppata e piazze a numero chiuso: “A rischio duemila posti di lavoro”


Gli operatori commerciali furiosi contro il nuovo piano di risanamento acustico stilato dal Comune: “Altro che turismo, togliere i tavolini all’1 di notte vuol dire creare deserto. E, intanto, Quartu fa incetta di vacanzieri soprattutto al Poetto. Tantissimi giovani sperano di lavorare nella ristorazione, non siamo mica nella Silicon Valley”. GUARDATE la VIDEO INTERVISTA al vicepresidente provinciale di Confesercenti Emanuele Frongia

Marina e Stampace, i due rioni “principi” della movida, rischiano di dover andare a nanna presto: entro l’1 di notte via i tavolini dalle piazze e numero chiuso in quelle stesse piazze. Sono solo alcuni stralci del Piano di risanamento acustico stilato dal Comune guidato da Massimo Zedda, che dovrebbe trovare l’ok definitivo entro l’anno. Ma gli operatori commerciali non ci stanno: le nuove regole, a detta loro, non solo sono troppo stringenti, ma vanno pure a cozzare contro il regolamento sull’utilizzo del suolo pubblico. “Prevede la volontà del Comune di rendere la città più accogliente per i turisti e i servizi a loro dedicati, ma il Piano di risanamento acustico si scontra in pieno con questa volontà”, dice Stefano Mameli della Confcommercio. A guidare la battaglia, “chiediamo solo di poter portare le rilevazioni effettuate dai nostri tecnici”, è Emauele Frongia, vicepresidente provinciale vicario di Confesercenti.

“È assurda la scelta di bloccare i tavolini all’1 di notte e doverli riportare dentro le attività, oltre al conteggio del numero delle persone presenti nelle piazze. È una direzione non auspicabile per una città che vuole vivere di turismo. Addirittura ci sono consiglieri comunali che dicono che la movida deve essere portata in piazza San Michele, mentre nel centro storico devono diminuire le attività. Ci sono in gioco 400 aziende e 2mila posti di lavoro”, avverte Frongia, “siamo una piccola industria. Salta all’occhio la differenza tra Cagliari e Quartu, dove la movida al Poetto dopo una certa ora è più attiva. La nostra città sta crescendo dal punto di vista turistico, invito il Comune a continuare così e ad evitare di compiere passi falsi”.