Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Ecocompatibile, con 15 ettari di pannelli solari

Fonte: L'Unione Sarda
17 luglio 2009

Il progetto



Piccolo («una via di mezzo tra un impianto per il calcio e uno per il tennis»), economico («strutture in acciaio per economizzare costi e tempi») ed ecologico («avrà 15 ettari di pannelli fotovoltaici»). Ma il nuovo stadio che dovrebbe sorgere in un'area di 47 mila metri quadrati accanto al vecchio Sant'Elia, sarà soprattutto il fulcro di un parco urbano e un luogo fruibile durante la settimana. Perché ospiterà, ristoranti, sushi bar e altre attività di intrattenimento. A concepire quella che è stata battezzata Caralis arena è stato Jaime Manca di Villahermosa, 45 anni, architetto di origine sarda («i miei genitori sono nati a Cagliari, ho fatto il liceo a Laconi») con studio a Roma. «Mi sono ispirato all'Olympiastadion di Monaco di Baviera, costruito in una zona periferica in occasione dei Giochi Olimpici del 1972 ed oggi diventato il cuore di un parco urbano. La struttura portante sarà prevalentemente prefabbricata e in acciaio per economizzare i tempi di costruzione. Lo stadio sarà piccolo e la copertura sarà quasi totale, si estenderà in parte all'esterno e sarà realizzata interamente con pannelli solari e fotovoltaici in grado di produrre 250 chilowatt all'anno per metro quadro e l'acqua calda per l'uso interno. Considerato che avrà 15 mila metri quadrati di copertura (a un altezza di 16 metri), avrà energia più che sufficiente per autoalimentarsi. All'esterno è previsto un parco urbano di 4,7 ettari, che potrebbe diventare il motore ricreativo del quartiere. Nei 6 mila metri quadri del piano seminterrato dovrebbero parcheggiare giocatori, bus, mezzi delle forze dell'ordine, mentre altri 1500 posti auto dovrebbero essere realizzati all'esterno.

17/07/2009