Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La Giunta: ecco il piano casa sardo

Fonte: L'Unione Sarda
17 luglio 2009

E oggi a Roma il vertice tra Cappellacci e 11 ministri sulla crisi

La Giunta regionale ha varato ieri il piano casa. E oggi il presidente Cappellacci incontra il governo.
Due giorni di speranza, cruciali per la rinascita economica dell'Isola. Ieri la Giunta ha varato il Piano casa sardo, che ricalca quello nazionale e supera la politica vincolistica del piano paesaggistico di Soru. Stop ai blocchi, via libera a investimenti per 7,8 miliardi, scelta auspicata a più riprese dal mondo politico e imprenditoriale. Oggi, invece, il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, partecipa al maxi-vertice sulla crisi con 11 ministri e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta. L'obiettivo è delineare i punti fondanti di un nuovo piano di sviluppo della Sardegna.
IL SUPERVERTICE Alle 15,30 il governatore varcherà la soglia di Palazzo Chigi e raggiungerà la sala Verde. Attorno al tavolo, i ministri Giulio Tremonti (Economia), Sandro Bondi (Beni e Attività culturali), Maria Stella Gelmini (Istruzione, Università e Ricerca), Altero Matteoli (Trasporti e Infrastrutture), Stefania Prestigiacomo (Ambiente, Tutela del territorio e del mare), Maurizio Sacconi (Lavoro, Salute e Politiche sociali), Claudio Scajola (Sviluppo economico), Luca Zaia (Politiche agricole), Raffaele Fitto (Rapporti con le Regioni), Andrea Ronchi (Politiche europee) e Michela Vittoria Brambilla (Turismo). Facile ipotizzare i temi dell'incontro: dall'industria al turismo, dalla continuità territoriale all'occupazione, dai fondi europei e statali alla valorizzazione dell'ambiente.
IL PIANO CASA Intanto, l'esecutivo ha approvato il ddl sul Piano casa. Il testo normativo sarà limato prima in commissione, poi in Consiglio regionale. Sarà proprio l'assemblea ad apporre i sigilli al provvedimento che - nei propositi - dovrebbe rimettere in moto l'edilizia e permettere di eliminare gli scempi.
LA DELIBERA Il disegno di legge sulle “Disposizioni straordinarie per il sostegno dell'economia” si articola in tre titoli e 17 articoli. Il primo titolo - relativo alle “disposizioni straordinarie per la riqualificazione e il rinnovo del patrimonio edilizio esistente” - codifica gli incrementi volumetrici su edifici residenziali, rurali e turistico-ricettivi. Come previsto dalla conferenza Stato-Regione, gli ampliamenti volumetrici previsti in caso di riammodernamenti sono in generale nell'ordine del 20 per cento. Per chi demolisce e ricostruisce gli edifici con criteri che privilegino il risparmio energetico e l'ambiente il premio sarà del 35 per cento. Si arriverà al 40 per cento per chi demolisce nella fascia di rispetto e ricostruisce oltre i 300 metri dalla battigia. In qualche caso, anche nella fascia di rispetto - sia per le case che per gli hotel - saranno concessi interventi migliorativi. Saranno semplificate le procedure per le autorizzazioni edilizie, sostituite da comunicazioni agli enti di competenza, e sarà istituita la commissione regionale per il paesaggio e la qualità architettonica.
SODDISFAZIONE «La commissione urbanistica prenderà in esame con la massima priorità il piano casa varato dalla Giunta», dice il presidente Matteo Sanna, «e speriamo che questo provvedimento possa avere il contributo attivo della minoranza». Con Simona De Francisci, vicecapogruppo del Pdl, Sanna esprime apprezzamento per l'iniziativa dell'esecutivo. «Il programma darà respiro all'economia sarda», scrivono Sanna e De Francisci in una nota, «e consentirà una crescita occupazionale in un settore come quello edile da tempo depresso a causa di scelte politiche pseudo ambientaliste». E poi: «Fin dall'inizio, Giunta regionale e maggioranza hanno ricevuto ingenerose accuse riferibili al “mattone”, ma con questo provvedimento riaffermiamo la possibilità concreta di conciliare lo sviluppo con la tutela dell'ambiente. E se a ciò si aggiunge una stima di 35 mila interventi immediati, è facile comprendere che si darà una grossa mano alla ripresa».
LORENZO PIRAS

17/07/2009