Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La ricchezza del Poetto

Fonte: L'Unione Sarda
27 giugno 2018

La ricchezza del Poetto


Una parola magica, altamente evocativa, che richiama l'estate, il mare, la vacanza.
Un richiamo che vale per i cagliaritani, e non solo per loro, e che si è esteso a tutti i periodi dell'anno, da quando al Poetto è possibile passeggiare, correre, andare in bicicletta, liberi dall'assillo delle auto.
Se questo luogo è così importante, è opportuno allora richiamare i principali alberi che lo caratterizzano, e che per gli amanti del verde rappresentano un legame indissolubile fra luoghi e specie arboree che li abitano (pensiamo alle Jacarande del largo Carlo Felice o ai Ficus retusa del viale Trieste, solo per fare due esempi).
Quale è la prima specie arborea che ci viene in mente se pensiamo al Poetto? L'Araucaria, la Lagunaria, la Palma? Dipende dal punto di vista, e dalla sensibilità di ciascuno di noi.
L'Araucaria ha dalla sua il vantaggio dell'altezza; se siamo abituati a guardare verso terra mentre facciamo il bagno o dopo due bracciate al largo, saranno loro a venirci in mente, svettanti dalle ville sul Lungomare.
Se invece ci piacciono gli alberi fioriti, il primo pensiero andrà alla Lagunaria, e alla sua cospicua fioritura rosa di giugno. Questo albero, oltre agli esemplari storici, presenta molti nuovi arrivi, piantati con i lavori di riqualificazione.
E naturalmente, come dimenticare le classiche Palme, presenti dappertutto a cominciare dai filari lungo la passeggiata? Il lavoro del malefico punteruolo rosso non è riuscito, grazie agli interventi di protezione, a sconfiggerle, e gli esemplari morti sono stati sostituiti da Washingtonie.
Oltre a queste regine c'è naturalmente molto altro, a cominciare dalle Tamerici, presenti sulla via Lungo Saline oltre che sul lungomare, dove svolgono un egregio lavoro di contenimento della sabbia; e resistono ancora diversi Eucalyptus, enormi e storici esemplari del Poetto.