Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

I sardi? Sempre di meno Sono quasi cinquemila i residenti persi nel 2017

Fonte: L'Unione Sarda
14 giugno 2018

I sardi? Sempre di meno Sono quasi cinquemila i residenti persi nel 2017

La fuga dalla Sardegna si è arrestata, ma le poche nascite non sono bastate ad arginare lo spopolamento. Nel 2017 l'Isola ha perso poco meno di 5.000 residenti: un'emorragia lenta ma costante, dovuta soprattutto al tasso di natalità più basso d'Italia, e attenuata in gran parte dall'arrivo di immigrati stranieri che hanno deciso di vivere e lavorare nella nostra Isola.
LE CIFRE DEL 2017 Il report demografico regionale che è stato pubblicato ieri dall'Istat ha contato in Sardegna lo scorso 31 dicembre 1.648.176 abitanti, lo 0,3% in meno rispetto ai 1.653.135 del primo gennaio dello stesso anno. Il saldo negativo è arrivato perciò 4.959 persone, ma poteva essere ancora più pesante se non fosse stato per i 7.218 arrivi dall'estero registrati nell'arco degli stessi dodici mesi, che hanno compensato in parte il bilancio tra nuovi nati e decessi, chiuso con un passivo di 6.631 abitanti.
Sì, perché nonostante la Sardegna sia il regno degli ultracentenari, si muore ancora più di quanto si nasca, a causa del tasso di natalità più basso del Paese. Sono state infatti solo 6,1 le nascite per ogni 1.000 abitanti durante lo scorso anno, in calo del 4%. Non c'è regione che abbia procreato meno della nostra e solo la Liguria condivide a pari punti questo triste primato.
CON LA VALIGIA E a preoccupare sono anche gli oltre 36mila residenti che hanno deciso di lasciare l'Isola, in cerca di una vita oltre Tirreno. Trentamila dei quali rimasti in Italia, mentre 3.500 addirittura espatriati. A questi poi bisogna aggiungere circa 2.200 cittadini oggetto di pratiche di rettifica anagrafica e perciò non più iscritti ai registri sardi. Per fortuna in senso contrario si sono mosse verso l'Isola complessivamente oltre 38mila persone, 29mila delle quali dal resto d'Italia, circa 7.200 da oltre confine e altre 1.415 ricomprese anagraficamente nella popolazione sarda.
Insomma, coloro che hanno scelto la nostra regione come casa sono stati più numerosi di quelli che l'hanno lasciata, ma non abbastanza da controbilanciare i quasi 17mila decessi accertati nel 2017. La scarsa natalità ha fatto il resto (solo 10.142 i nati), e così nell'Isola bisogna ringraziare i nuovi cittadini arrivati dall'estero se il tasso di spopolamento non ha raggiunto cifre peggiori.
DALL'ESTERO La popolazione straniera nell'Isola ha infatti toccato nel dicembre dello scorso anno le 54.224 unità, in crescita del 7,7% rispetto al gennaio precedente. Un trend in costante crescita confermato anche dalle 424 nascite di cittadini stranieri registrate nel 2017 contro i soli 95 decessi. La quota di stranieri, arrivata al 3,3%, rimane comunque ben al disotto rispetto all'8,5% censita a livello nazionale.
Ecco forse spiegato perché le cifre della Sardegna sono rimaste sotto la media italiana. Complessivamente nel 2017 la popolazione nello Stivale è diminuita solo dello 0,17%, pari a 105.472 unità rispetto all'anno precedente. Il calo complessivo è stato determinato dalla flessione della popolazione di cittadinanza italiana (202.884 residenti in meno), mentre la popolazione straniera è aumentata di 97.412 unità. Inoltre è proseguito anche fuori dall'Isola il calo delle nascite in atto dal 2008. Per il terzo anno consecutivo i nati sono stati meno di mezzo milione (458.151, vale a dire 15mila in meno rispetto al 2016), di cui 68mila stranieri (14,8% del totale), anch'essi in diminuzione.
Luca Mascia