Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Sostenibilità e sviluppo turistico per costruire il futuro

Fonte: L'Unione Sarda
8 giugno 2018

IL DIBATTITO. Ieri al Teatro Massimo con Mongiu, Rizzo, Zanchini, Mastino e Patterson

 

 

 

I l maltempo non ferma Leggendo Metropolitano, che per la giornata di ieri, in via eccezionale, ha spostato al Teatro Massimo di Cagliari gli eventi previsti ai Giardini Pubblici. Il programma principale è aperto alle 18 da un dibattito di estrema attualità, “Sostenibilità e sviluppo turistico per costruire il futuro”, moderato dal giornalista della Rai di Cagliari Paolo Mastino.
La prima ospite a intervenire è Maria Antonietta Mongiu - archeologa, presidente regionale del Fondo Ambiente Italiano dal 2014 al 2017 - per sottolineare come i 1487 chilometri di costa sarda siano stati occupati da strutture abitative soprattutto dal secondo dopoguerra, con una crescita esponenziale, del 320 per cento, dagli anni Settanta a oggi. Secondo Mongiu, «uno spartiacque è stato segnato dal Piano paesaggistico regionale della giunta Soru nel 2006, che restituiva al paesaggio il suo valore incalcolabile di patrimonio identitario. Le giunte che si sono poi succedute, di centrodestra con Cappellacci e di centrosinistra con Pigliaru, hanno in parte rivisto quell'impostazione attraverso le normative del Piano casa, prorogato fino al 2019, e ora si attendono le variazioni che potrebbe apportare la nuova legge urbanistica».
Le fa da contraltare Sergio Rizzo, vicedirettore di Repubblica e saggista, che sposta il focus del discorso sulla realtà nazionale, evidenziando come gli ostacoli alla lotta contro l'edificazione incontrollata siano due: «Il primo è l'abusivismo, mai abbastanza contrastato dai politici di turno e fin troppo diffuso come malcostume nella popolazione; il secondo è, per paradosso, l'eccesso di leggi in materia, la sovrapposizione fra gli enti deputati, la non uniformità dei piani regolatori».
«Il risultato», gli fa eco Edoardo Zanchini, vicepresidente nazionale di Legambiente, «è che in Italia i tratti costieri più devastati dalla speculazione edilizia siano in Calabria e nelle Marche; ma se nel primo caso la ragione è l'abusivismo, nel secondo si tratta di un'interpretazione distorta di leggi esistenti». E colpisce il candore dell'ospite scozzese, Catriona Patterson, esperta di sostenibilità e cambiamenti climatici nel settore culturale, quando in risposta a una domanda dal pubblico ammette che «sì, in Scozia non esiste una vera e propria legge contro l'abusivismo, ci si regola caso per caso». Soltanto che, inutile dirlo, i casi da loro sono molto pochi.
Luca Mirarchi