Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Vincolato dalla Regione, è abbandonato da molti anni Era il “gabinetto di Mussolini” Ora è un rudere

Fonte: L'Unione Sarda
29 maggio 2018

MARINA PICCOLA.

Vincolato dalla Regione, è abbandonato da molti anni Era il “gabinetto di Mussolini”
Ora è un rudere pericolante

Per i soci del Windsurfing club è il “gabinetto di Mussolini”; per la Regione un bene vincolato. Per le tante persone che passano davanti è soltanto un rudere che deturpa la splendida passeggiata di Marina Piccola. L'edificio in questione è quello che sta al confine della concessione del Windsurfing club; un fabbricato di pochi metri quadrati che, con il tempo, è diventato anche una discarica.
LA VICENDA Uno spazio che davvero, come raccontano i soci del club velico, è nato come vespasiano. Terminata la Seconda guerra mondiale, il piccolo edificio, proprio come tutto il compendio di Marina Piccola, è passato al demanio marittimo. E, visto che era all'interno dell'area in concessione al Windsurfing club, è stato dato in usufrutto alla società sportiva che lo ha usato come segreteria e come cabina dei contatori. «Ma circa cinque anni fa», racconta Giuseppe Pilota, il socio del club velico che segue la vicenda dall'inizio, «la Regione ci ha invitati ad andare via perché dovevano iniziare i lavori di ristrutturazione».
L'EDIFICIO Perché quella piccola costruzione ha, comunque, un valore storico: è nato davvero come bagno in epoca fascista. Non a caso, è diventato un bene vincolato. Ma, dopo i primi interventi nel corso dei quali la struttura è stata messa in sicurezza, i lavori si sono interrotti. E non sono mai stati più ripresi. Le cose potrebbero cambiare in tempi brevi: il progetto del polo della nautica, presentato prima in commissione e poi a tutte le attività che operano nel porticciolo e nelle zone vicine dall'assessora all'Urbanista Francesca Ghirra, è una sorta di Pul di Marina Piccola (il porto turistico non rientra nel Piano di utilizzo del litorale): questo significa che sarà il Comune a gestire l'area. «E forse», riprende Pilota, «potremo finalmente ricominciare a usare quell'edificio». Con l'arrivo di Luna Rossa in città (e con la scoperta ormai generalizzata da parte del mondo velico del mare cagliaritano), il Windsurfing club ha sempre più bisogno di spazi.
LA SITUAZIONE Certo, è un cimelio storico, magari merita davvero di essere tutelato. Ma gli interventi che si sono susseguiti negli anni lo hanno trasformato, danneggiandolo forse irreparabilmente: i vecchi infissi non esistono più, sostituiti da una porta in vetro e metallo che richiama gli anni Settanta. E, tra contatori, pannelli elettrici e puntelli in cemento, diventa difficile anche individuare quello che, una volta, era un bagno pubblico. Non solo: nella parte verso il bar si intravedono mattoni che sembrano di epoca decisamente più recente. Una sorta di Frankstein dell'edilizia. Con l'approssimarsi dell'estate, se non altro, lo spazio è stato ripulito all'interno. Lavoro tutt'altro che semplice dal momento che l'edificio è recintato sui quattro lati (e che, purtroppo, gli incivili frequentano anche Marina Piccola e non rinunciano a lasciare le tracce del loro passaggio). Il futuro? La Regione intende fare un bando per la riqualificazione. Perché, comunque, quel piccolo edificio è in una posizione strategica: potrebbe fare comodo al Windsurfing club o al bar che si affaccia sulla passeggiata. E, addirittura, potrebbe ospitare un infopoint. Ma, appunto, si parla del futuro: quest'estate si dovrà fare ancora i conti con un rudere.
IL FUTURO Ma, forse, questo davvero sarà l'ultimo anno in cui si dovrà sopportare la vista di questo rudere. Superati gli ostacoli burocratici, in tempi relativamente brevi sarà realizzato il polo della nautica: il progetto prevede il recupero del primo spazio sterrato, con la sistemazione di nuovi alberi, la creazione di un'area per eventi tra i due parcheggi e la riqualificazione totale dell'ingresso del Poetto con la creazione di una vera piazza Arcipelaghi dove ora ci sono il rifornitore di benzina e il parcheggio prima del lungomare. E, naturalmente, sorgeranno una serie di attività legate proprio alla nautica. Un paradiso per i velisti che farà volentieri a meno di quel rudere. ( mar. co. )