Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La pesca è vietata: invito a non acquistare dagli abusivi Cozze e arselle avvelenate La Assl lancia

Fonte: L'Unione Sarda
29 maggio 2018

SANTA GILLA.

La pesca è vietata: invito a non acquistare dagli abusivi Cozze e arselle avvelenate
La Assl lancia l'allarme


È stata vietata la pesca delle di cozze e arselle nello stagno di Santa Gilla per la presenza di «elevanti contenuti di biotossine» che potrebbero essere estremamente pericolose per i consumatori. L'Azienda per la tutela della salute (Ats) chiede ai cittadini di non comprare i mitili dagli abusivi o dai pescatori che, nei prossimi giorni, non rispetteranno il divieti imposti su tutta la laguna.
LE ANALISI Nei giorni scorsi i campioni di mitili prelevati nello stagno dal Servizio igiene degli allevamenti dell'Ats Assl cagliaritana sono stati esaminati dall'Istituto zooprofilattico sperimentale. Un monitoraggio predisposto dall'assessorato alla Sanità che ha rilevato «elevanti contenuti di biotossine algali di tipo PSP, ad alta pericolosità per la salute umana».
L'ALLARME Seppure al momento la pesca a Santa Gilla sia già stata vietata ai soci della cooperativa e ai pescatori autorizzati all'attività nella laguna, l'azienda sanitaria ha sottolineato il rischio «che molluschi (cozze, arselle, ecc.) prelevati abusivamente dalla laguna possano essere commercializzati al di fuori dei canali legali, mettendo a grave rischio la salute dei consumatori». Possono essere acquistati in assoluta sicurezza solo i prodotti che transitano nei canali certificati: pescherie, centri commerciali e mercati civici. In pratica mitili contenuti nei sacchetti dove compare l'etichetta con la provenienza e la tracciabilità. «Si raccomanda a tutta la popolazione», fa sapere l'azienda sanitaria, «di non acquistare cozze, arselle e altri mitili venduti in strada o comunque in centri non autorizzati».
LE BIOTOSSINE Le biotossine algali sono sostanze tossiche prodotte da alcuni tipi di alga che vivono normalmente nell'acqua. Alcune possono essere dannose se ingerite e, visto che sono resistenti al calore, mantengono la loro pericolosità anche se vengono cotte. «Le biotossine sono composti termostabili», fanno sapere gli esperti, «quindi la cottura dei molluschi non risolve il problema. È fondamentale controllare l'etichettatura del prodotto che si acquista per essere certi che provenga da aree controllate».
I CONTROLLI Essendo un fenomeno ciclico, proprio legato alle alghe, i controlli disposti dei servizi sanitari negli allevamenti autorizzati sono l'unico strumento per ridurre i rischi. Viene bloccata la raccolta di cozze e arselle quando i parametri di tossicità risultano troppo elevati e riaperta quando tornano sicuri.
Francesco Pinna