Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Cerimonia Oggi verrà assegnata la cittadinanza onoraria alla Brigata Sassari Vittorio Veneto rende o

Fonte: L'Unione Sarda
28 maggio 2018

Cerimonia Oggi verrà assegnata la cittadinanza onoraria alla Brigata Sassari Vittorio Veneto rende onore
ai Diavoli rossi di Sardegna I n occasione delle celebrazioni per il Centenario della Grande Guerra il comune di Vittorio Veneto ha assegnato la cittadinanza onoraria alla Brigata Sassari che verrà conferita oggi durante il XXXIV Raduno nazionale del fante, in programma nella cittadina veneta dove il 4 novembre del 1918 venne issato sul Municipio il tricolore per annunciare la conclusione del conflitto mondiale. Un nuovo importante riconoscimento al glorioso corpo composto in gran parte da militari sardi che va ad aggiungersi alle numerose medaglie appese nel labaro con i quattro mori.
IL RICONOSCIMENTO Nella delibera del Consiglio comunale di Vittorio Veneto si legge la motivazione che ha portato la città ad onorare la Brigata Sassari. La ragione principale è che «i suoi reggimenti, 151° e 152° sono i più decorati del Primo conflitto mondiale (due medaglie d'Oro al Valor Militare per ciascun reggimento) e pertanto ben rappresentano e racchiudono le glorie di tutte le 116 Brigate di Fanteria che presero parte a quel conflitto di cui Vittorio Veneto fu l'agognata conclusione». La Commissione consiliare, che ha valutato l'iniziativa meritevole di accoglimento, sottolinea ulteriori motivazioni alla base del riconoscimento riguardo alla Brigata Sassari «per aver lasciato sul campo un sacrificio di vite umane superiore a qualsiasi altro corpo militare».
OLTRE ALLA SASSARI La cittadinanza onoraria verrà conferita anche ad altri tre reggimenti (il 5° Aosta; il 9° Bari, l' 82° Torino) «per essere rimaste le uniche unità di Fanteria in vita nel primo Centenario della Grande Guerra ad aver contribuito alla vittoriosa conclusione del conflitto».
UNA FESTA DI POPOLO La città attende per oggi migliaia di fanti provenienti da tutta Italia per sfilare nelle vie del centro e per partecipare ai diversi eventi. Arriveranno anche centinaia di sardi, tra emigrati che vivono nel Nord Italia e molti provenienti dall'Isola. «Sarà una grande festa di popolo che unirà i nostri militari ai cittadini», rileva il sindaco Roberto Tonon sottolineando che i preparativi sono già partiti. È attesa anche la banda della Brigata Sassari.
LA STORIA Piena soddisfazione, dopo la decisione del Comune e l'accoglimento del Ministero della Difesa, è stata espressa dal colonnello Lorenzo Cadeddu, presidente della sezione locale dell'Associazione del Fante e tra i promotori del Raduno: «Questa terra dove si svolsero i combattimenti decisivi per la conclusione vittoriosa della guerra - rileva l'alto ufficiale - è molto legata al ricordo dei soldati sardi che in quei giorni si batterono senza risparmio su tutta la linea. La notte del 27 ottobre i due reggimenti della Sassari passarono il Piave e si lanciarono lungo le difese austriache di Sarano e Campolongo. Dopo ore di battaglia riuscirono a sfondare e a mezzanotte entrarono a Conegliano. Da lì aprirono la via verso Vittorio Veneto dove il 4 si concluse la battaglia e la guerra».
LO STORICO SARDO Cadeddu, originario di Gergei, colonnello della riserva, è uno dei più apprezzati storici della Grande Guerra, specializzato negli studi sulla Brigata Sassari alla quale ha dedicato diversi volumi. Inoltre è presidente del Centro Studi Storico Militari sulla Grande Guerra Piero Pieri di Vittorio Veneto, associazione che implementa la piattaforma on line dell'Archivio della Memoria sulla Grande Guerra. A lui, in gran parte, e alla municipalità della cittadina veneta va il merito di promuovere tante iniziative per ricordare il sacrificio della Brigata Sassari che ebbe 3.146 caduti, un terzo di tutti i fanti sardi (11.500).
L'ALBO D'ORO DEI CADUTI I sardi deceduti nel conflitto furono in totale 13.602 secondo l'Albo d'Oro ufficiale e 15.194 alla luce delle ricerche pubblicate nel database www.grandeguerrasardegna.it realizzato dallo storico di Tempio Guido Rombi. Questo sito, completato dall'autore a conclusione di un faticoso lavoro di ricerca durato una decina di anni, è disponibile nella sua versione dimostrativa, mentre è in attesa di un patrocinio pubblico per poter essere pubblicato nella sua interezza.
Carlo Figari