Rassegna Stampa

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Giardinetti Pubblici di Cagliari presi d’assalto per la Grande Jatte 2018, tra personaggi eccentrici

Fonte: web Vistanet Cagliari
28 maggio 2018


Giardinetti Pubblici di Cagliari presi d’assalto per la Grande Jatte 2018, tra personaggi eccentrici e tantissimi visitatori
Era il circo il tema di quest'anno, non come lo intendiamo noi, ma alla maniera dei vittoriani, il “Circus”, con la donna barbuta, i saltimbanchi, i mangiatori di fuoco, le danzatrici del ventre e il cartomante. Non sono mancati gli abiti in stile vittoriano, tantissimi, alcuni ricostruiti fedelmente altri un po' meno e poi i creativi e inquietanti steampunk. E alle 17 il tè in perfetto stile inglese.

 
A ogni edizione sempre più numerosi, sia i visitatori che i partecipanti, «Hanno di gran lunga superato ogni più rosea aspettativa- afferma soddisfatta Claudia Cabitza, l’organizzatrice – tanto più che quest’anno abbiamo pubblicizzato l’evento molto meno rispetto al passato». Quest’anno il tema dell’evento era il circo e per l’occasione sono state organizzate una serie di esibizioni, come quella del violinista tzigano con le danzatrici del ventre, la donna barbuta, gli scacchi giganti, l’organettista, il pittore estemporaneo che realizza le caricature, l’immancabile cartomante. Proprio come nei circhi dell’800, in cui le attrazioni erano personaggi particolari e un po’ eccentrici, anche lungo i Giardinetti questo pomeriggio passeggiavano strani personaggi, ma tutti col sorriso.

Di sicuro non sono passati inosservati i saltimbanchi: interpretati da una piccola compagnia teatrale di Sassari, i Shedan Fire Theater, che si esibiscono usando il fuoco. Per l’occasione in perfetto stile steampunk, ma post apocalittico, hanno sfilato accompagnati da fuoco e fiamme, strani personaggi: Daniele  l’aiutante clownesco dello scienziato pazzo Alessandro, Sheila una bambolina un po’ timorosa e Camilla una sorta di androide ricostruita dallo scienziato.

Anche il cartomante è un po’ speciale, lui ti da la risposta, ma tu non fai la domanda. Ti fa mischiare le carte intanto ti chiede di pensare alle domande che vorresti porgli, ma la devi tenere per te. Poi scegli tante carte quante sono le domande e lui ti fornisce le risposte, che non corrispondono proprio alla lettura del futuro, ma a dei saggi consigli.



Alle 17, sparsi sul prato verde tanti cuscini e tovagliette, porcellane preziose e argenteria, sui tavoli prelibatezze dolci e salate, come si conviene per il tè delle cinque, accolgono eleganti signore dal portamento altero che siedono composte e chiacchierano sottovoce, ma per carità niente mignolino in su. Certo è quasi un trauma distogliere lo sguardo dalle signore vittoriane e posarlo sui campioni di creatività steampunk. Il vincitore dell’anno scorso è davvero impressionante, ma niente paura dietro quei teschi e quell’aspetto minaccioso si nasconde un animo da ecologista. Davide Meloni, 41 anni, nella vita impiegato da Amazon, ha vinto tutte e 4 le edizioni a cui ha partecipato. «Realizzo da solo i miei costumi- precisa Davide-e cerco di usare il più possibile materiale riciclato, si risparmia e non si inquina, lo faccio proprio per una questione etica». Sembra incredibile, ma la punta della sua lancia e composta da un vecchio bastone per le tende e una paletta per tagliare la torta, le ali dotate anche di un ingranaggio che consente loro di aprirsi derivano da listelli di battiscopa in PVC e lo scudo che porta sulle spalle in origine era una pattana.

 

Lo stesso discorso per la bellissima Alessandra Fadda, che nel mondo steampunk è conosciuta come Biancaneve, 31 anni vincitrice lo scorso anno nella competizione per il miglior costume steampunk femminile. Utilizza materiali riciclati, ma anche polistirolo, resine e cartapesta, d’altra parte questo è il suo lavoro: creare costumi e scene per eventi steampunk e per il teatro. Quest’anno e vestita come una bellissima sirena, ma naturalmente stile steampunk. Tutti i partecipanti, in abiti vittoriani o steampunk che fossero, a parte il comprensibile dolore ai piedi per essere stati tante ore in piedi e con abiti non esattamente pratici, si sono divertiti, hanno vissuto una giornata diversa e vestito i panni di altri personaggi evadendo dalla quotidianità. I partecipanti sembrano così rilassati e divertiti che quasi ci si dimentica che a fine giornata ci sarà la premiazione per i migliori abiti e travestimenti.

 

L’enorme ficus che domina i Giardinetti e su cui tutti i Cagliaritani da bambini si sono arrampicati almeno una volta, si è trasformato per l’occasione dell’albero dei desideri, al quale tutti potevano appendere dei fogliettini legati a dei nastri colorati con su scritti i propri desideri. Le persone si sono sbizzarrite ad esprimere i desideri più originali e c’è persino chi ha desiderato avere un buon rapporto con la propria suocera. Visto che Claudia, l’organizzatrice dell’evento ha affermato: «Lo spirito della Grande Jatte è il divertimento, la goliardia» non si può che affermare: missione compiuta.