Domenica sfide fra squadre formate da atleti con e senza disabilità intellettive

Un pallone per superare gli stereotipi e i pregiudizi. Anzi, due palloni dal momento che si giocherà a calcio a cinque e a basket. È la SuperLeague, un progetto di calcio integrato che, domenica dalle 16.30, animerà i campi di Terrapieno. Nata a Milano, la SuperLeague sbarca in città per la seconda volta con l'obiettivo di integrare persone con e senza disabilità mentali: le squadre, per intendersi, sono miste. «E, quando i giocatori sono in campo», dice Andrea Siddi, della Millesport (l'associazione che, insieme a Mediterranea calcio a cinque, organizza l'incontro), «è praticamente impossibile distinguere gli uni dagli altri».
L'INCONTRO La manifestazione è stata presentata ieri negli uffici dell'assessorato allo Sport, alla presenza dell'assessore Yuri Marcialis, di Siddi e di Corrado Melis della Mediterranea. «Abbiamo concesso il patrocinio», spiega Marcialis, «perché crediamo a una cultura dello sport come strumento di inclusione e per migliorare le capacità fisiche e relazionali, nessuno escluso, divertendosi e stando all'aria aperta».
IL TORNEO Sarà un pomeriggio decisamente animato quello di domenica: nei due campi di calcio a cinque, quattro squadre si sfideranno in un girone all'italiana, al termine del quale sarà giocata la finalissima tra la prima e la seconda. Sfide di basket integrato anche nei playground del Terrapieno. E, altra novità di questa seconda edizione, in programma anche un torneo di calcio a cinque riservato a bambini di quattro scuole calcio di Cagliari e dell'hinterland. Tornei nei quali il risultato conta per i cento atleti che scenderanno in campo. Ma, soprattutto, una festa: come già è accaduto nella precedente edizione, per giocatori, famiglie e spettatori è un importante momento di socializzazione. La premiazione, in programma alle 20.30, è solo l'evento conclusivo di un pomeriggio di festa.
GLI ATLETI Nel calcio integrato le squadre sono formate da atleti con e senza disabilità intellettive. In particolare, a scendere in campo saranno i giocatori della Millesport, la società che, seguendo il metodo “special olympics”, usa lo sport come programma di crescita individuale e sociale. Un approccio che, proprio nel 2018, festeggia i 40 anni: nel 1968, un'esponente della famiglia Kennedy, Eurice Mary, arrivò alla conclusione che la sorella Rosemary, alle prese con una disabilità intellettiva, potesse migliorare grazie allo sport. E creò “Special olympics”, organizzazione ora diffusa in tutto il mondo.
Marcello Cocco