Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Chiude la comunità per minori

Fonte: L'Unione Sarda
21 maggio 2018

L'assessore Secchi: «Tutto sarà nella norma». Licenziati cinque operatori della casa

 

Il bando comunale scadrà a luglio: dieci ragazzi da trasferire

 

 

Dieci ragazzini senza famiglia e ora in fase di trasloco e cinque operatori licenziati. Il Comune chiude una comunità alloggio per minori, l'unica in città ad avere il servizio di accoglienza in emergenza (gli ultimi due adolescenti sono entrati in casa mercoledì) ma l'assessore alle Politiche sociali Ferdinando Secchi assicura: «Non stiamo togliendo un servizio, sta andando a morire naturalmente». La data di chiusura è fissata per il 14 luglio, giorno in cui scadrà il contratto con la cooperativa Promozione sociale.
IL CALENDARIO La concessione biennale si sarebbe dovuta concludere un anno fa, ma in attesa di un nuovo bando è stata concessa una proroga di dodici mesi, ora di nuovo in scadenza. Nel frattempo, tuttavia, il bando non è stato pubblicato e il titolare delle Politiche sociali non sa dire cosa accadrà. «Il bando è in lavorazione. Anzi, non ancora perché abbiamo poche risorse umane e troppi bandi da fare». Il componente della Giunta Zedda invita a «non preoccuparsi, verrà tutelato il bene primario che è quello dei ragazzi, sarà il Tribunale dei minori a valutare». Nonostante manchino due mesi alla chiusura non è ancora stata decisa la nuova destinazione. «L'équipe delle Politiche sociali ha avviato dei percorsi, alcuni sono in via di maturazione avanzata e altri in via di maturazione». Ma dove andranno i ragazzi? «Questo ancora non si sa». Oscuro anche il destino della casa. «La struttura ha bisogno di manutenzione che non è di mia competenza, ma dei Lavori pubblici. La casa non è comunque un problema. Il Comune ha molti locali, per esempio ce n'è uno in via Friuli che ha già tutte le autorizzazioni». I ragazzi potrebbero andare lì? «No, perché per affidare la struttura serve un bando che ancora non c'è».
LE LETTERE Qualche settimana fa la presidentessa della cooperativa Giuseppina Secci ha ricevuto la comunicazione che la informava della cessazione del servizio. «All'interno della struttura lavorano sette operatori e un'ausiliaria e io sono la coordinatrice. Figure necessarie anche per garantire il servizio di emergenza. È stato fatto il possibile per salvare il maggior numero di posti ma i licenziamenti sono inevitabili». Di quel che accadrà agli ospiti, tutti tra i 14 e i 18 anni, non può sapere nulla.
IN AULA La notizia giovedì si è diffusa anche tra i banchi del Consiglio comunale dove era in discussione l'approvazione del Bilancio preventivo che ha stanziato circa 45 milioni di euro all'anno a favore delle Politiche sociali. Davide Carta del Pd ha preso a cuore la faccenda: «Si tratta di un settore molto importante e dai risvolti particolarmente delicati per la vita di questi minori. Stiamo cercando di verificare quale sia la situazione».
Mariella Careddu