Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Fontane, solo zampilli di degrado

Fonte: L'Unione Sarda
21 maggio 2018

Condizioni critiche da piazza Matteotti al parco della Musica, dall'ex Vetreria a via Sant'Ignazio

 

 

 

Impianti abbandonati e troppe vasche con acqua stagnante e rifiuti 

 

 

 

La città d'acqua, come è stata ribattezzata Cagliari per il suo mare, le sue lagune e gli stagni che la incorniciano, rinuncia alle fontane. I molti gioielli che in origine lanciavano verso l'alto i loro zampilli abbellendo i rioni e gli spazi pubblici, dalla centralissima piazza Matteotti all'ex Vetreria di Pirri, sono oggi simbolo di un degrado che stona con la riqualificazione e la rinascita avviate in molti rioni grazie anche alla creazione di nuovi spazi verdi. Oasi che hanno restituito ai cittadini angoli per troppo tempo dimenticati.
Le fontane, invece, sono rimaste fuori dalla rivoluzione urbanistica. O per lo meno, la loro funzione non è stata ancora rivalutata. Gli esempi fioccano.
LO SCONCIO Piazza Matteotti, la vasca storica dalle mattonelle celesti dove in passato nuotavano i pesci rossi, è oggi (e lo è da parecchi anni) un immenso serbatoio di rifiuti, pessimo biglietto da visita per i turisti che sbarcano dai traghetti e dalle navi da crociera e si riversano in via Roma e alla Marina. La fontana è come il resto della piazza di proprietà delle Ferrovie: abbandonata in attesa di restauro. Zampilli spenti e acqua stagnante nella fontana di piazza Michelangelo.
I CASI Più periferica la fontana quadrata di piazza San Bartolomeo, dove da mesi l'acqua ha smesso di scorrere. Alla stessa stregua dell'altra struttura di piazza Giovanni XXIII che negli ultimi cinque anni non ha mai funzionato.
L'INTERROGAZIONE A denunciare lo stato di abbandono in cui versano le fontane cagliaritane è il consigliere comunale dei Riformatori, Raffaele Onnis. «Queste dovrebbero svolgere un importante ruolo di arredo e decoro urbano della nostra città, migliorando l'immagine, la godibilità e la fruibilità dei luoghi, dando un senso di refrigerio nei periodi più caldi e una sensazione piacevole all'udito con il rumore dell'acqua scrosciante», spiega. «Peccato che negli ultimi anni in città le fontane che arredano gli spazi pubblici siano prevalentemente asciutte, malfunzionanti o con acqua stagnante e maleodorante».
LA REPLICA Lo aveva già invocato un anno fa, Onnis, un intervento dell'amministrazione comunale. «Ma nonostante le ampie rassicurazioni la situazione sembra essere addirittura peggiorata».
Nella piazza Nazzari, inaugurata otto anni fa a due passi dal Lirico, la vasca è miseramente asciutta mentre all'interno del parco della Musica, dove i progettisti hanno ricavato un suggestivo sistema di circolazione dell'acqua e diverse fontane e laghetti, le vasche sono ora sporche con acqua stagnante. A differenza di quanto avviene in piazza Deffenu, dove la fontana diventa un'attrazione per tante persone che frequentano il fronte del porto e viene spesso sfruttata dai turisti come scenografia per una foto ricordo.
STAMPACE Uno scatto impossibile da fare in via Sant'Ignazio dove la fontana (storica) è asciutta da sempre e troppo spesso, in occasione dei bottellon, diventa il luogo dove scaraventare bottiglie di birra, lattina di bibite e cartacce. «Le fontane richiedono una manutenzione attenta e puntuale per essere mantenute pulite e in piena efficienza. La mancanza di una corretta manutenzione porta a un rapido deterioramento degli impianti», dice l'esponente dell'opposizione che ha presentato un'interrogazione per chiedere «quale sia la spesa di cui l'amministrazione si è fatta carico per la manutenzione e quale sia la spesa da affrontare per la riattivazione». Ma anche «se non sia il caso di dotarsi di strumenti per la movimentazione dell'acqua e di formare personale con le competenze tecniche proprie dei fontanieri».
IL FUTURO L'obbiettivo è che tutte le fontane, anche quelle del parco Cipla, di Terramaini e del cavalluccio Marino, riprendano a funzionare.
Andrea Piras