Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Proprietà, Comuni in ritardo Altolà del ministero per il 28% delle amministrazioni sarde

Fonte: L'Unione Sarda
16 maggio 2018

Piano di valutazione di edifici e terreni: si rischia l'intervento della Corte dei conti

Proprietà, Comuni in ritardo Altolà del ministero per il 28% delle amministrazioni sarde

Il 28 per cento dei Comuni sardi non ha comunicato al ministero dell'Economia la lista degli immobili di cui risulta proprietario. Una mancanza che comporterà la segnalazione alla corte dei Conti di tutti gli enti inadempienti. Le amministrazioni hanno violato le disposizioni di legge che furono promulgate a partire dal 2009 per permettere al dipartimento del Tesoro di dare un valore preciso agli asset nella disponibilità di ministeri, comuni, asl, province e loro ramificazioni territoriali. Un'operazione complessa che ha portato al calcolo di una cifra pari a 283 miliardi di euro. I Comuni isolani non rappresentano un'eccezione: alla Calabria spetta, con il 55 per cento, il primato di Comuni “silenziosi”. I municipi più solerti sono stati quelli dell'Emilia-Romagna: il 94 per cento ha ottemperato alle richieste. Il censimento ha riguardato anche le Regioni.
LA REGIONE Viale Trento ha deciso di adempiere alle richieste provenienti dal dicastero dell'Economia, nonostante il potenziale conflitto con l'amministrazione centrale. Lo Stato - anche in presenza di un valore calcolato al centesimo - non potrebbe avviare una valorizzazione di tutti i suoi immobili presenti nelle province sarde. L'articolo 14 dello Statuto speciale impone infatti che: «La Regione, nell'ambito del suo territorio, succede nei beni e diritti patrimoniali dello Stato di natura immobiliare e in quelli demaniali, escluso il demanio marittimo». Una norma di rango costituzionale in grado di disinnescare qualsiasi piano di dismissione o cartolarizzazione di quanto posseduto da Ministeri ed enti statali. La provincia autonoma di Bolzano, per evitare ogni tipo di confronto con via XX Settembre, ha deciso di non comunicare nessun dato sulle sue proprietà. Scelta imitata anche da tutti i Comuni sudtirolesi.
SENZA PROPRIETÀ Ci sono poi 221 pubbliche amministrazioni che non hanno potuto fornire nessuna comunicazione dettagliata perché non risultano proprietarie di nemmeno un centimetro quadrato. Una sparuta minoranza, se si considera che sono state oltre 10mila le organizzazioni oggetto dell'indagine portata avanti dai tecnici del dicastero. Gli uffici del Mef hanno il compito di arrivare a una valutazione per avviare un'operazione di valorizzazione di uffici, immobili commerciali, castelli, caserme e terreni. Un “tesoro” equivalente a oltre un milione di unità catastali esteso per circa 325 milioni di metri quadrati. Una superficie in cui non si dovrebbero ricomprendere i beni ministeriali presenti in Sardegna. Se lo Stato se ne vorrà disfare dovrà fare i conti con Giunta e Consiglio regionale.
Matteo Mascia