Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il Campus sarà pronto nel 2020

Fonte: L'Unione Sarda
8 maggio 2018

VIALE LA PLAIA. Ieri l'annuncio di Ersu e Regione ma per ultimare l'opera servono altri 25 milioni

 

Università, a settembre l'apertura del cantiere: stanziati 35 milioni 

 

 

Il contratto è stato firmato. Il cantiere aprirà ai primi di settembre e l'opera sarà ultimata - questa è la promessa - entro la fine del 2020. Dopo anni di intoppi burocratici, ora si può finalmente dire: il campus universitario di viale La Plaia sta per diventare realtà.
Sorgerà nell'area dell'ex Semoleria, di cui resterà in piedi soltanto il silos più antico considerato dalla Soprintendenza bene di valore storico e che dovrà essere riqualificato e convertito (in centro culturale?) dal Comune. L'annuncio è stato dato ieri mattina, nel corso di una conferenza stampa alla presenza del presidente dell'Ersu Michele Camoglio, della rettrice Maria Del Zompo, del governatore Francesco Pigliaru, del sindaco Massimo Zedda e degli assessori regionali Raffaele Paci e Giuseppe Dessena.
IL PRIMO LOTTO Per ora si partirà coi lavori del primo lotto, per il quale la Regione ha a disposizione 35 milioni di euro stanziati tra il 2009 e il 2011. L'appalto è stato affidato nel 2013 dall'Ersu alla ditta Pellegrini, vincitrice della gara. I soldi basteranno per realizzare il primo edificio da otto piani con 247 posti letto, moderne aree studio, il parcheggio sotterraneo a due piani che potrà ospitare sino a 500 auto (ma sarà completato solo in parte), la piazza e gli impianti sportivi. Per il secondo lotto - che garantirà altri 300 posti letto distribuiti in altri due edifici e la mensa - servono ulteriori 25 milioni di euro. Che al momento non ci sono. «Avevamo a disposizione altri 20 milioni del fondi di sviluppo e coesione - ha spiegato Camoglio -, ma abbiamo preferito utilizzarli per riqualificare e ristrutturare gli studentati esistenti, compresi quelli attualmente chiusi. Attualmente abbiamo richieste per oltre mille posti letto e ne possiamo soddisfare solo 600, con il primo lotto copriremo l'85% del fabbisogno mentre a intervento ultimato arriveremo al 100%».
LA FASE DUE «Per il secondo lotto - ha aggiunto l'assessore Raffaele Paci -, ma anche per la residenza universitaria che abbiamo in mente di realizzare nella cittadella di Monserrato per la quale servono 30 milioni, pensiamo di utilizzare lo strumento del project financing, magari permutando lo studentato di via Roma e sfruttando l'appetibilità che può avere per gli investitori privati la gestione di una serie di servizi».
SINDACO E GOVERNATORE Il sindaco Zedda ha sottolineato l'importanza dell'intervento «che si inserisce in una serie di progetti di riqualificazione dell'area avviati dal Comune, come ad esempio il bando per le periferie. In un anno si è fatto quello che non si era riusciti a fare nei precedenti 17, ora speriamo che il secondo lotto venga appaltato prima che gli attuali studenti siano vicini alla pensione». Evidente la soddisfazione di Pigliaru, il quale ha rivendicato con orgoglio «l'impegno profuso in questi due anni dalla giunta che ha consentito di non perdere i finanziamenti. La California ha superato il Pil del Regno Unito, questo grazie al 32% di laureati che creano imprese all'avanguardia e sanno in che direzione va il mondo. L'Università è fondamentale per la Sardegna e noi ci puntiamo molto, come dimostra il fatto che abbiamo finanziato con 30 milioni il 100% delle borse di studio. Da qui passa il nostro presente e il nostro futuro». Raggiante la rettrice del Zompo: «Era ora, sono felice».
GLI STUDENTI A riportare tutti coi piedi per terra ci ha pensato Federico Orrù, rappresentante degli studenti nell'Ersu, che ha ricordato la situazione attuale e «l'inferno vissuto in questi giorni dagli universitari alle prese con aule studio e sale mensa allagate». «Non ci si dimentichi di risolvere i problemi del presente - è stato il suo appello -, riaprendo al più presto gli studentati inutilizzati e migliorando quelli in funzione per renderli più vivibili e sicuri».
Massimo Ledda