Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Bandiere blu, isola premiata con due nuovi riconoscimenti.

Fonte: L'Unione Sarda
8 maggio 2018

La rentrée
E adesso sono 13 i Comuni che potranno far sventolare la bandiera blu sui propri litorali. Da ieri, infatti, alla “formazione” degli undici centri già insigniti del riconoscimento (peraltro tutti confermati) si sono aggiunti Bari Sardo (Ogliastra) e Trinità d'Agultu (Sassari), rispettivamente, con le spiagge di Planargia, Bucca 'e Strumpu e Torre di Barì, e di La Marinedda e Spiaggia Longa (entrambe nel borgo marino dell'Isola Rossa).
«La nostra è una rentrée - dice Ivan Mameli, sindaco del paese ogliastrino - visto che eravamo presenti nell'elenco già negli anni Novanta. Siamo usciti perché, probabilmente, alcuni parametri non venivano rispettati. Ora ci siamo di nuovo e siamo soddisfatti. Significa che il lavoro fatto, piuttosto lungo e impegnativo, è stato premiato. Stiamo investendo molto su turismo e ambiente, soprattutto sulla qualità dei servizi perché a noi interessa il turismo di massa, ma quello ecosostenibile. I numeri degli ultimi anni ci stanno dando ragione con una crescita continua di visitatori».
Il Nord
La Sardegna, sul fronte del mare pulito, si colloca al sesto posto tra le regioni italiane. A farla da padrone, manco a dirlo, gli arenili del nord, tra Gallura e Sassarese, dove le Bandiere blu saranno issate su ben 28 dei 43 complessivi dell'Isola. I riconoscimenti sono stati assegnati ieri a Roma dalla Fee (Foundation Environmental Education) dopo procedure rigorose e piuttosto lunghe. «È uno dei motivi per cui non abbiamo partecipato negli anni scorsi - sottolinea il sindaco di Trinità Giampiero Carta - poi ci siamo messi alla prova sapendo che non avremmo fallito. Il nostro è uno dei quattro Comuni costieri sardi ad aver adottato il Puc, per il quale è stato necessario un lungo lavoro. I nostri sforzi oggi vengono premiati: abbiamo richieste per 20 piani di lottizzazione, cinque sono già convenzionati, dieci devono passare in consiglio e gli altri sono stati appena presentati. C'è interesse, insomma, per il nostro territorio che noi stiamo dotando di tutti i servizi necessari per la sua fruibilità».
Percorso lungo
Per ottenere l'ambito vessillo è prevista una prima selezione da parte di una giuria internazionale, quindi, da una nazionale. In questo frangente intervengono i ministeri dell'Ambiente, del Turismo e della Cultura, il Comando delle Capitanerie di porto, l'Ispra, l'Anci, il Consiglio nazionale dei chimici e il laboratorio di Oceanologia ed ecologia marina dell'Università della Tuscia. Quattro anni di analisi e di comparazioni che precedono il fatidico momento della scelta. Che non è definitiva. Ottenere il riconoscimento è difficile, mantenerlo nel tempo è ancora più complicato. Cioè, guai a cullarsi sugli allori, il rischio è l'estromissione.
Vito Fiori