Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Dossier dell'Anticorruzione

Fonte: L'Unione Sarda
7 maggio 2018

COMUNE. Osservazioni sulla piscina di Terramaini, promosso il bastione di Saint Remy

 

 

Ispettori del Mef contestano irregolarità nelle gare d'appalto 

 

 

 

«Esteso ricorso alla procedura negoziata non supportato da adeguata motivazione, ritardo nella stipula dei contratti, inosservanza del principio di economicità e rotazione, ricorso a perizie di variante di importo sostanzialmente coincidente con il ribasso d'asta». Sono le criticità più diffuse rilevate dagli ispettori dell'Anticorruzione (Anac) durante un'ispezione effettuata negli uffici comunali di via Roma e riguardanti 10 gare d'appalto. Gli uomini del “Servizio ispettivo finanza pubblica” del ministero dell'Economia e delle Finanze hanno spulciato nei faldoni per oltre un mese (dal 22 giugno al 31 luglio 2015) e nei giorni scorsi hanno depositato la delibera con le conclusione delle indagini. Criticità importanti, ma non tali da dover inviare gli atti alla Procura della Repubblica o alla magistratura contabile perché non sono emersi danni erariali o responsabilità penali. Gli ispettori ministeriali hanno esaminato le procedure di gara, stilando per ogni appalto Considerazioni conclusive . Non tutte negative, solo sei procedure su dieci sono state contestate dagli ispettori.
LE BOCCIATURE Per la riqualificazione del complesso calcistico e della piscina olimpionica coperta di Terramaini gli ispettori bacchettano il Comune per aver fatto ricorso alla procedura negoziata senza pubblicare alcun bando. Una deroga - sempre secondo l'Anac - che il Municipio ha usato con troppa disinvoltura. Gli ispettori hanno rilevato la violazione del principio di rotazione (la partecipazione alle gare sempre delle stesse società) e l'insufficiente motivazione nella scelta delle ditte ammesse alla gara. Non solo, eccezioni sono state sollevate sull'economicità del prezzo di aggiudicazione e sul notevole ritardo nella stipula dei contratti (in alcuni casi due e cinque mesi). La lente d'ingrandimento del Mef si è soffermata sulle perizie di variante . In pratica durante la messa in opera del progetto l'impresa vincitrice chiedeva di potere effettuare ulteriori lavori il cui importo corrispondeva, o era di poco sotto, al ribasso che le aveva consentito di aggiudicarsi l'appalto. Altra procedura censurata dall'Anticorruzione riguarda l'elevato numero di imprese (23) invitate alla gara rispetto al limite fissato dalle norme (5).
LE PROMOZIONI I dirigenti del Servizio ispettivo del Mef non hanno riscontrato particolarità, se non cronici ritardi nella stipula dei contratti, nel restauro e nella valorizzazione monumentale del bastione di Saint Remy e di Santa Caterina, nella realizzazione dello svincolo tra l'Asse mediano e via Dei Valenzani, nel rifacimento della corsia preferenziale lato porto di via Roma e negli interventi di recupero nel quartiere Santa Teresa, a Pirri.
LA REPLICA «Abbiamo risposto a tutte le obiezioni. Le contestazioni formulate dal Mef le leggiamo come raccomandazioni per le gare future». Giovanni Mario Basolu, segretario generale, e Daniele Olla, dirigente dei Lavori pubblici, sono i destinatari della missiva firmata da Raffaele Cantone. «Gli ispettori ministeriali nell'elaborare le conclusioni sulle criticità non hanno tenuto conto delle norme. Le ispezioni sono relative al 2012, ma linee guida dell'Anac prese come riferimento dagli ispettori sono cambiate nel 2016 e quest'anno. Non c'è stata uniformità di vedute». Il ricorso alle varianti in corso d'opera sembra un escamotage per non perdere i soldi del ribasso d'asta? «No, le varianti sono state imposte da imprevisti (scavi archeologici) e da richieste di Abbanoa (lo spostamento di contatori). In ogni caso, sono sempre state funzionali al miglioramento dell'opera, mai al suo completamento». Alle gare del Comune hanno partecipato sempre i soliti noti ? «Ci contestano il fatto che abbiamo invitato troppe società, ma il nostro obiettivo era garantire la massima trasparenza e scelta». Sempre gli stessi? «Le aziende invitate rispondono a particolari specializzazioni fissate dalla legge e non dal Comune».
Andrea Artizzu