Di Paolo Rapeanu 5 maggio 2018
Cala il sipario sull'edizione 362, tantissimi cagliaritani ai lati delle strade di Stampace nonostante il maltempo: "Attrus annus cun saludi"
È sempre lo stesso “classico”, e proprio per questo è sempre emozionante, da trecentosessantadue anni. Sant’Efisio ritorna nella sua “casa” della chiesetta di Stampace. Si fa attendere, come da tradizione, l’Efisio che ritorna da Nora. Prima la scena è tutta per i figuranti, che conquistano i flash dei tantissimi cagliaritani e turisti affascinati dalla bellezza notturna del rito. Meglio, del voto di fede: sciolto anche quest’anno in un’esplosione di gioia e, per qualcuno, commozione.
La pioggia arriva quando Efisio è già al sicuro nella chiesetta stampacina. Prima, tutto il rito: l’Alter nos Lino Bistrussu che si leva 78 volte il cappello per salutare i fedeli e curiosi presenti da viale la Playa fino a via Sant’Efisio, i rappresentanti dell’Arciconfraternita in prima linea e i miliziani a cavallo. Tutto molto vissuto, tutto molto “magico”. Al 2019, Efisio. La Sardegna ti ama.